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    Morire per una palla di cricket

    Philip Hughes, promettente campione di cricket australiano di origini italiane, è morto durante una partita

    Di Ludovico Tallarita
    Pubblicato il 27 Nov. 2014 alle 16:49 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:40

    Il giocatore di cricket australiano Philip Hughes è morto all’età di 25 anni, dopo essere stato colpito alla testa da una palla lanciata durante una partita che si stava svolgendo martedì scorso a Sydney, in Australia.

    La palla ha colpito Hughes dietro un orecchio, in un’area del capo che rimane scoperta nonostante l’utilizzo del casco protettivo.

    Il giovane australiano ha barcollato per qualche attimo prima di cadere al suolo privo di sensi. In seguito a un primo tentativo di rianimazione da parte dei medici, avvenuto direttamente sul prato del Sydney Cricket Ground, Hughes è stato portato via in elicottero, per essere ricoverato al vicino St. Vincent’s Hospital.

    Philip Hughes è stato poi sottoposto a un intervento chirurgico d’emergenza ed è rimasto in coma farmacologico fino alle 4 di pomeriggio ora australiana di oggi, quando il personale dell’ospedale ha diffuso la notizia della sua morte.

    Secondo quanto reso noto dal medico della nazionale australiana, Peter Brukner, il colpo ricevuto da Hughes ha causato la compressione di un arteria che, rompendosi, ha dato luogo a un’emorragia cerebrale.

    Philip Hughes era nato a Macksville, sulla costa settentrionale dello stato australiano del New South Wales, il 30 novembre 1988. Avrebbe, quindi, compiuto 26 anni domenica prossima. Era di madre e passaporto italiano.

    Suo padre Greg è un coltivatore di banane mentre la madre Virginia, nata in Sicilia, è una casalinga. Alla nascita la madre lo aveva iscritto all’Aire, trasmettendogli quindi la cittadinanza italiana.

    Philip Hughes aveva annunciato il suo arrivo sul proscenio internazionale nel febbraio 2009 realizzando una centuria in ciascun inning del suo secondo Test Match, contro il Sud Africa a Durban.

    Successivamente, non era più riuscito a mantenere quel livello di eccellenza e la sua presenza nella nazionale australiana, in tutti e tre i formati del gioco, era stata discontinua mentre continuava invece ad essere dominante nel cricket giocato a livello locale.

    Il 2014/2015 si era aperto per Philip con due punteggi record, due doppie centurie contro la nazionale sperimentale sud africana che sembravano foriere di un ritorno nel XI per l’ormai imminente Test Match contro l’India che inizierà a Brisbane giovedì 4 dicembre.

    Nel 2009, durante la tournèe della nazionale australiana in Inghilterra, Philip aveva parlato ripetutamente con l’allenatore della nazionale di cricket italiana Joe Scuderi del suo desiderio di vestire la maglia azzurra a fine carriera.

    (Ha collaborato Simone Gambino).

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