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Il mondo questa settimana

Uno sguardo agli eventi più importanti degli ultimi sette giorni

Di Nessa Gibbardo
Pubblicato il 15 Nov. 2013 alle 19:37

Marine Le Pen, leader del Front National francese, e Geert Wilders, capo dei populisti anti-islamici olandesi del Partito per la Libertà, si sono incontrati all’Aia, dove hanno discusso di una possibile cooperazione in vista delle elezioni europee che si terranno il prossimo maggio. I due leader hanno lanciato l’idea di una nuova alleanza tra i partiti antieuropeisti di estrema destra per scardinare dall’interno l’Unione Europea [Leggi l’articolo].

La Germania è il primo Paese in Europa e il secondo al mondo – dopo l’Australia – a riconoscere formalmente gli intersessuali. La nuova legge ha modificato la disciplina vigente sul certificato di nascita, stabilendo che se i medici non riscontrano la netta predominanza delle connotazioni di uno dei due sessi nel neonato dovranno lasciare vuoto lo spazio relativo al genere nell’atto di nascita. Il certificato potrà essere modificato successivamente, qualora la persona decida di voler appartenere a uno dei due sessi [Leggi l’articolo].

Nell’annuale discorso al Guildhall, storico edificio nel quartiere City di Londra, il primo ministro britannico ha annunciato che all’inizio di dicembre guiderà una delegazione di ministri e uomini d’affari in terra cinese. Il viaggio servirà a migliorare anche i rapporti diplomatici con la Cina, raffreddatisi dopo l’annuncio di David Cameron di incontrare a maggio il Dalai Lama [Leggi l’articolo].

Un altro naufragio ha messo fine al “viaggio della speranza” di un gruppo di migranti: al largo delle cose dell’isola greca di Lefkada, nel Mar Ionio, l’affondamento di un’imbarcazione ha ucciso 8 migranti, tra cui 4 bambini [Leggi l’articolo].

Il segretario di Stato americano, John Kerry, ha messo in guardia il senato dall’approvare nuove sanzioni contro l’Iran: potrebbero far sfumare i negoziati in corso con l’Iran sul suo programma nucleare [Leggi l’articolo]. Le Hawaii sono diventate il quindicesimo stato americano ad ammettere i matrimoni omosessuali. Il Senato ha approvato la proposta di legge che apre l’istituto del matrimonio a coppie dello stesso sesso con diciannove voti a favore e quattro contrari [Leggi l’articolo]. Nel frattempo, Apple e Samsung sono finite di nuovo davanti a una corte per stabilire il corretto ammontare di una multa che l’azienda sudcoreana dovrebbe pagare per violazione dei brevetti della rivale americana [Leggi l’articolo].

L’Assemblea Nazionale del Venezuela proverà a conferire maggiori poteri al Presidente Nicolas Maduro. Le opposizioni temono che una volta ottenuta l’approvazione del provvedimento, Maduro avrà nuove risorse per mettere a tacere le voci politiche contrastanti [Leggi l’articolo].

Le Filippine sono in ginocchio, dopo l’impatto del tifone Haiyan che ha devastato alcune aree del Paese. I primi aiuti internazionali sono arrivati, ma la situazione dei superstiti è unanimemente considerata “sconfortante” [Leggi l’articolo e guarda le immagini]. Secondo la stampa pubblica cinese, il governo di Pechino sta discutendo la modifica della politica del figlio unico, che potrebbe essere abbandonata a partire dal 2015 [Leggi l’articolo].

È stato bloccato il piano per la costruzione di 23mila nuove case nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme est. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato al ministro degli Alloggi Uri Ariel di rivedere i progetti proposti [Leggi l’articolo]. Nel frattempo, uno studio effettuato dalla Thomson Reuters Foundation ha valutato la condizione della donna nei Paesi arabi, analizzando il tasso di violenza sulle donne, i loro diritti all’interno del nucleo familiare, la loro integrazione nella società. Il risultato vede l’Egitto ultimo in classifica, superato anche da Arabia Saudita, Yemen, Siria e Iraq, a causa degli scontri seguiti alla Primavera araba [Leggi l’articolo]. Intanto, tramite una lettera resa pubblica dai suoi avvocati, l’ex presidente Mohamed Morsi ha affermato di essere stato rimosso dalla sua carica il giorno prima dell’annuncio del colpo di Stato, rapito dai militari della Guardia Repubblicana e trattenuto da loro su una base navale per quattro mesi [Leggi l’articolo].

Secondo un report trimestrale dell’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica, dall’elezione del presidente Rouhani l’Iran ha rallentato la produzione di uranio arricchito, bloccando l’espansione delle sue riserve come incentivo per una proficua soluzione dei negoziati internazionali sul nucleare [Leggi l’articolo].

Il Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha eletto quattordici nuovi membri. Tra questi, anche rappresentanti di Cina, Russia, Arabia Saudita, Vietnam e Algeria, responsabili di gravi violazioni dei diritti umani all’interno dei propri confini [Leggi l’articolo].

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