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Il mondo questa settimana

Uno sguardo agli eventi più importanti degli ultimi sette giorni

Di Nessa Gibbardo
Pubblicato il 4 Ott. 2013 alle 20:11

In Italia, l’ex premier Silvio Berlusconi ha innescato una crisi di governo inducendo i 5 ministri del suo partito a dare le dimissioni, ufficialmente a causa dell’innalzamento dell’IVA. Secondo molti osservatori, il passo sarebbe stato compiuto piuttosto per le “disgrazie personali” del senatore [Leggi l’articolo] Il premier Letta ha chiesto la fiducia al governo, che inaspettatamente ha superato la prova con il voto dello stesso Berlusconi, in seguito all'”ammutinamento” di una frazione del Pdl che avrebbe indotto l’ex premier a fare marcia indietro [Leggi l’articolo]. Intanto, al largo di Lampedusa, un barcone con a bordo circa 500 migranti è naufragato a poche centinaia di metri dall’isola. Solo 155 persone sono state tratte in salvo. Si tratta probabilmente della più grande tragedia dell’immigrazione sulle cose del nostro Paese [Leggi l’articolo].

Nikos Mihaloliakos, leader del partito di estrema destra greco Alba Dorata, è comparso davanti ai giudici per rispondere a diverse accuse, tra cui omicidio, aggressione e riciclaggio di denaro sporco. Il processo è connesso all’omicidio del rapper Pavlos Fyssas. L’uomo è stato trattenuto in custodia cautelare [Leggi l’articolo].

Il premier turco Recep Tayyip Erdoğan ha presentato un “pacchetto democratizzazione” per la Turchia, che include provvedimenti sui diritti alle minoranze, l’uso del velo in pubblico e l’abbassamento della soglia elettorale [Leggi l’articolo].

Un rapporto dell’International Centre for Science in Drug Policy, pubblicato recentemente sul British Medical Journal, ha attestato il fallimento degli sforzi internazionali per frenare l’espansione del mercato di droga illegale, più pura ed economica che mai rispetto agli ultimi 20 anni [Leggi l’articolo].

Il governo americano ha iniziato la parziale chiusura dello Stato federale, in seguito al rifiuto dei repubblicani di approvare in Senato il budget per il prossimo anno. I primi colloqui non hanno portato a una soluzione dell’impasse, che mette a rischio un milione di posti di lavoro [Leggi l’articolo]. Intanto, a Washington, una donna ha sfondato con la sua auto il cancello di sicurezza che dà accesso a Capitol Hill, l’entrata est del complesso della Casa Bianca. La donna è stata uccisa dopo un inseguimento della polizia. A bordo della vettura è stata trovata una bambina di 18 mesi, illesa [Leggi l’articolo].

In Messico, la polizia si è scontrata con il corteo degli studenti riuniti nella capitale per commemorare il 45esimo anniversario del massacro di piazza Tlatelolco [Leggi l’articolo].

In Cile, la legge Upov 91 (“legge Monsanto” per i suoi detrattori), che permetterebbe di brevettare semi e piante selezionati dai campesinos cileni, potrebbe essere approvata negli ultimi mesi di legislatura, spalancando le porte alle multinazionali agricole [Leggi l’articolo]. Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha accusato tre diplomatici statunitensi di sabotaggio dell’economia nazionale, espellendoli dal Paese [Leggi l’articolo].

A Dacca, in Bangladesh, migliaia di lavoratori tessili hanno protestato per i salari bassi e le precarie condizioni di lavoro [Guarda la gallery]. La Cina rimborserà del 50 per cento della tassa sul valore aggiunto le aziende produttrici di pannelli solari e altri prodotti a energia solare, per rilanciare il settore e ridurre l’inquinamento [Leggi l’articolo]. Nel Kashmir, regione contesa tra India e Pakistan, la popolazione musulmana è scesa in piazza per protestare contro la presenza degli indiani. Le proteste sono degenerate in scontri tra ribelli e forze di polizia indiane [Guarda la gallery].

Il clima di distensione nei rapporti tra Stati Uniti e Iran seguito ai discorsi dei rispettivi presidenti durante il meeting dell’ONU a New York è stato incrinato dalle dichiarazioni del presidente israeliano Benjamin Netanyahu, che ha invitato le potenze internazionali a non fidarsi del “lupo travestito da pecora” [Leggi l’articolo]. Nel frattempo, lo Stato ebraico ha annunciato l’intenzione di concorrere per uno dei seggi a rotazione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU nel 2019-2020, tra i dubbi dei diplomatici [Leggi l’articolo]. In un discorso dinanzi all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il ministro degli Esteri siriano ha paragonato l'”invasione dei terroristi stranieri” in Siria all’attacco dell’11 settembre contro gli Stati Uniti [Leggi l’articolo].

La Fifa ha chiesto al Qatar di mettere un freno alle morti sul lavoro nella realizzazione di infrastrutture per i Mondiali 2022, che hanno già superato le 100 unità [Leggi l’articolo].

Secondo quanto annunciato dalla tv di Stato, il Gambia uscirà dal Commonwealth. L’unica motivazione data nel comunicato è stata che il Paese “non farà mai più parte di un’istituzione neocoloniale né di un’istituzione che rappresenta un prolungamento del colonialismo” [Leggi l’articolo] Intanto, in Nigeria, un gruppo armato di Boko Haram ha aperto il fuoco sugli studenti del college di Gujba, nel nordest del Paese [Leggi l’articolo]

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