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Il documentario “Controcorrente” finanziato dalla rete apre il CinemAmbiente

Il primo documentario finanziato dalla rete e interamente a impatto zero, aprirà il XXII Festival CinemAmbiente

Di Anna Ditta
Pubblicato il 23 Mag. 2019 alle 17:37 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 03:19

Il documentario “Controcorrente – lo stato dell’acqua in Italia”, finanziato dalla rete, aprirà la sessione documentari italiani del XXII Festival CinemAmbiente.

I due giovani registi, Claudia Carotenuto (25 anni) e Daniele Giustozzi (27 anni) attraverso un viaggio on the road affrontano le più urgenti problematiche ambientali.

Il documentario tratta il quanto mai attuale tema del cambiamento climatico e delle ripercussioni, ambientali e sociali, che sta avendo in Italia e sul pianeta intero.

Controcorrente non è una produzione cinematografica convenzionale, ma un progetto dal basso.  La sua realizzazione è stata possibile grazie a centinaia di persone che hanno creduto nel progetto e nel valore sociale che ha e lo hanno finanziato attraverso il crowdfunding.

Il documentario inoltre è interamente a impatto zero in quanto le emissioni di CO2 prodotte durante l’intera realizzazione sono state compensate (e sovracompensate) lo scorso 23 marzo con la piantumazione di un bosco, in provincia di Vercelli, che conta circa 200 alberi.

Il Festival CinemAmbiente si terrà a Torino dal 31 maggio al 5 giugno. Dal 1998 ha l’obiettivo di presentare i migliori film e documentari ambientali a livello internazionale.

Quest’anno darà grande rilievo alla crescente mobilitazione internazionale delle nuove generazioni convogliata nel #FridaysForFuture, il movimento nato dalla spinta di Greta Thunberg –candidata al premio Nobel per la Pace– che chiede ai Governi di impegnarsi di più contro il cambiamento climatico.

La decisione di aprire la rassegna con Controcorrente, è testimonianza del valore del documentario sia per quanto riguarda la divulgazione dei temi ambientali e sociali, sia per il suo essere un prodotto della mobilitazione delle nuove generazioni poiché le persone che hanno lavorato al documentario sono quasi tutte under 30.

La campagna di raccolta fondi, per chi volesse sostenere il progetto, è aperta e disponibile qui. ​

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