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Il World Wide Web festeggia i suoi 30 anni: l’omaggio di Google

Crediti: Google
Di Cristina Migliaccio
Pubblicato il 12 Mar. 2019 alle 17:31 Aggiornato il 12 Mar. 2019 alle 17:34

WORLD WIDE WEB 30 ANNI – Era il 12 marzo 1989 e il mondo iniziava a conoscere il World Wide Web, più comunemente conosciuto con la sua sigla WWW o semplicemente web.

Trent’anni fa, Tim Berners-Lee e Robert Cailliau presentavano un saggio al Cern di Ginevra con il quale spiegavano la base teorica della rete tracciando un pezzo di storia. Due anni dopo (1991), sulla base di quel documento, fu lanciato il primo sito web.

Ed ecco com’è nato il web, un mezzo che opera attraverso Internet. Ma cos’è Internet? Semplice: è una rete ad accesso pubblico che connette tutto il mondo e che ha semplificato la nostra comunicazione, la circolazione d’informazione e anche il nostro modo di lavorare. La nascita del web è stata una vera e propria rivoluzione, culturale quanto economica.

World Wide Web 30 anni | Doodle, gli auguri di Google

Senza Internet, Google (il cui dominio è nato il 15 settembre 1997) non avrebbe mai visto la luce ed ecco perché, per celebrare i 30 anni di attività del web, è stato realizzato un doodle a tema: si tratta di un piccolo computer d’epoca connesso ai caratteri di Google. Cliccandoci sopra, Google ci porta a una serie di articoli e immagini relativi al World Wide Web.

“Abbiamo la responsabilità di assicurarci che il web sia riconosciuto come un diritto umano e costruito per il bene pubblico. È il momento di celebrare quanto lontano siamo arrivati, ma anche di riflettere quanto lontano dobbiamo ancora andare. La lotta per il web è una delle battaglie più importanti del nostro tempo”, ha dichiarato Tim Berners Lee nel suo messaggio per i 30 anni del World Wide Web, come riportato da Ansa.

Per Lee, il web oggi è “una piazza pubblica, una biblioteca, uno studio medico, un negozio, una scuola, un ufficio, un cinema, una banca e molto altro, ma il divario tra chi è online e chi non lo è aumenta, oggi la metà del mondo è online. È più che mai urgente assicurare che l’altra metà non sia lasciata indietro offline e che ognuno contribuisca ad una rete che promuova uguaglianza, opportunità e creatività. È il nostro viaggio dall’adolescenza digitale ad un futuro più maturo, responsabile e inclusivo. Il web è per tutti e abbiamo il potere di cambiarlo”.

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