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Cosa c’entra il piacere di guardare video disgustosi con l’evoluzione della specie umana

La sessuologa Diana Fleischman dà una spiegazione scientifica al fatto che molte persone provino soddisfazione nel guardare video disgustosi che mostrano

Di Laura Melissari
Pubblicato il 9 Nov. 2017 alle 14:17 Aggiornato il 9 Nov. 2017 alle 14:33

Alcune persone hanno un bizzarro hobby: guardare video disgustosi su Youtube. Che sia un chirurgo che drena il pus da una ferita, o un dentista che estrae materiali strani dalla bocca di qualcuno, o ancora il grande classico dei brufoli schiacciati, il piacere è più o meno simile. Alcuni pensano che sia un’abitudine malata, qualcosa di rivoltante, altri provano soddisfazione e goduria a queste scabrose visioni.

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La dermatologa californiana Sandra Lee, conosciuta su Youtube come Dr. Pimple Popper, ha ricevuto milioni di visualizzazioni per i suoi numerosi video in cui mostra estrazioni di cisti, di tumori benigni della pelle, di brufoli o punti neri e il suo canale ha superato i 3 milioni di iscritti, molti dei quali chiedono la pubblicazione di video ancora più scabrosi.

Il fenomeno è molto più grande e il caso della dottoressa californiana è solo uno dei tanti. Migliaia sono infatti i video del genere, anche amatoriali, in rete.

La domanda che sorge spontanea è una: perché?

Una spiegazione l’ha data Diana Fleischman, sessuologa clinica e docente all’università di Portsmouth, in Inghilterra, specializzata in “scienza del disgusto”. Secondo Fleischman, la soddisfazione che otteniamo da questi video è una risposta evolutiva che sta alla base di milioni di anni di sviluppo della specie.

“Ci siamo evoluti in un ambiente in cui c’erano tonnellate di ectoparassiti come mosche, pidocchi, zecche che trasmettevano tutte le malattie”, spiega Fleischman. “Gli animali hanno alcune funzioni di adattamento che li aiutano a mantenere questi parassiti lontani, mentre gli esseri umani, accoppiandosi con altri esseri umani, si sono aiutati vicendevolmente a tenerli lontani”.

Abbiamo sviluppato una risposta di “disgusto” per aiutare a prevenire questi parassiti, il che significa che abbiamo un rifiuto fisico ed emotivo per tutto ciò che pensiamo possa causare malattie. Una ricerca ha dimostrato che ogni qualvolta interviene il nostro senso di disgusto, la pelle diventa più sensibile.

“Ogni volta che qualcosa fuoriesce dal tuo corpo, soprattutto in caso d’infiammazione, proviamo un senso di disgusto dal momento che i liquidi, come il sangue o il pus, sono probabili portatori di malattie”, dice Fleischman. Per allontanare questo rischio, ci puliamo bene per rimuoverne le tracce, provando un senso di sollievo e di piacere quando lo facciamo”.

È lo stesso meccanismo di sollievo e piacere che prova un bambino nel momento in cui “spella” la colla che si era precedentemente spalmato sulle mani. “È una risposta adattativa. Un piacere simile si prova a guardare le persone che estraggono qualcosa dal loro corpo, come ad esempio un brufolo”, continua Fleischman.

“Quando ci si toglie una crosta o ci si spella, si prova un sollievo simile a quello che si prova dopo aver fatto sesso. Non è una gratificazione sessuale in sé, ma è un senso di sollievo e una risposta chimica simile”, spiega ancora la sessuologa. Questa risposta si chiama dopamina, e inonda il nostro cervello come ricompensa neurologica a tutti quei comportamenti che promuovono la cura e la prevenzione delle malattie. “C’è una sorta di tensione tra disgusto e piacere”, conclude Fleischman.

 

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