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Perché l’aggiornamento Android è così a lento rilascio? Lo spiega Sony

Spesso trascorrono diversi mesi prima che la nuova versione del sistema operativo di Google si renda disponibile sugli smartphone, la società nipponica spiega i motivi in modo chiaro

Di Diego Barbera
Pubblicato il 18 Ago. 2018 alle 15:54

Perché ci si mette così tanto a diffondere l’ultimo aggiornamento Android anche sugli smartphone top di gamma? Per rispondere a questa domanda, Sony ha allestito un’interessante infografica che spiega per bene tutti i passaggi necessari prima dell’update.

Infatti, a differenza di Apple iOS che è un sistema operativo per un solo dispositivo ossia iPhone, Android va ad abbracciare un incredibile numero di cellulari. Questo vuol dire che si trova davanti a hardware tra i più disparati e generazioni anche piuttosto datate.

Sony ha diviso in due fasi la preparazione dell’aggiornamento Android. La prima è quella preliminare. Si parte con la diffusione a parte di Google del PDK ovvero del Platform Development Kit che è appunto un pacchetto che contiene file sorgente e altri elementi necessari per lo sviluppo, ottimizzazione e test.

Una volta che la nuova versione di Android è rilasciata inizia la parte di lavoro sul software all’interno del sistema proprietario. Il terzo momento è contraddistinto dell’acronimo HAL che significa hardware abstraction layer e che fa sì che tutti i chip contenuti all’interno del dispositivo possano lavorare con il nuovo software. Nel caso di Sony, dato che non tutti i componenti arrivano da Qualcomm, serve un po’ più di lavoro.

Il quarto momento è quello di implementare le basi ossia le funzionalità principali dello smartphone come le chiamate, i messaggi e la connessione a Internet. Successivamente, si lavora su tutto il software proprietario di Sony e sull’interfaccia grafica. Dunque, su schermata di blocco, contatti, app per musica, film, album, fotocamera, sistema di risparmio energetico Stamina, assistenza Xperia e client email.

Le ultime due fasi sono dedicate a un test prima più superficiale e poi più approfondito.

La seconda parte della preparazione dell’aggiornamento Android è quella che richiede la certificazione e l’approvazione con gli standard del settore. Si parte da quelli per il Bluetooth e il WiFi per la connessione senza fili e per permettere al dispositivo di collegarsi a migliaia di altri. Successivamente, si passa alla collaborazione con gli operatori telefonici che possono avere richieste specifiche.

L’ultima parte è quella – finalmente – del lancio dell’aggiornamento Android nella lista di smartphone scelti e compatibili. Tuttavia, può capitare spesso che dopo il rilascio ci sia qualcosa che non funziona al meglio. Può insorgere qualche bug e dunque Sony specifica che non è ancora tempo di rilassarsi, ma di monitorare forum, email e social media per controllare che tutto sia a posto.

Per la cronaca, l’aggiornamento Android 9 Pie (le dieci cose da sapere) arriverà a Novembre su Sony Xperia XZ2, XZ2 Premium, XZ2 Compact, Xperia XZ Premium, XZ1 e XZ1 Compact. Nel 2019 sbarcherà anche su XA2, XA2 Ultra e XA2 Plus.

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