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Rischio Salmonella: Conad ordina il ritiro immediato di un lotto di Salami Golfetta

Conad ordina il ritiro immediato di un lotto di salame Golfetta a rischio di salmonella
Di Maria Elena Gottarelli
Pubblicato il 25 Apr. 2019 alle 18:27

Giovedì 25 aprile la grande catena di supermercati Conad ha annunciato di avere ordinato un ritiro immediato da tutti i suoi supermercati di un lotto di salame Golfetta affettato e confezionato. Motivo: il prodotto è risultato positivo al batterio della salmonella.

Pubblicato sul sito ufficiale della Conad, più precisamente alla voce consacrata al richiamo dei prodotti in vendita, l’annuncio riguarda alcune confezioni di Salame Golfetta vendute in vaschette da 100 grammi a marchio Conad con il numero di lotto 26910002 e scadenza fissata entro l’8 maggio 2019.

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Tale richiamo è stato effettuato in seguito ai risultati di alcuni controlli sul lotto di produzione effettuati dall’azienda produttrice stessa. Gli esami hanno rilevato una non conformità del prodotto per presenza di Salmonella.

“Al fine di scongiurare qualsiasi possibile rischio per la salute, i clienti che fossero in possesso di confezioni appartenenti al medesimo lotto sono invitati a riportarle in qualsiasi punto di vendita Conad, che provvederà alla sostituzione con altro prodotto o al rimborso” spiegano da Conad scusandosi per il disagio arrecato ai consumatori.

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Il salame Golfetta interessato dal richiamo è stato prodotto per Conad dalla società Golfera in Lavezzola Spa e confezionato dala ditta Grandi Salumi Italiani Spa, nello stabilimento di via Gandiolo 2/A, a Noceto, in provincia di Parma.

Salmonella: Come si prende?

La salmonella è un’infezione piuttosto frequente provocata dal batterio della Salmonella. Secondo i dati riportati da Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare), ogni anno nell’Unione Europea si registrano più di 100.000 casi di salmonellosi, con un peso economico stimato di tre miliardi di euro all’anno.

La malattia si diffonde per via oro-fecale, cioè attraverso la contaminazione di alimenti da parte di piccole particelle di feci, umane o animali, nelle quali è presente il batterio.

Il consumo di alimenti contaminati all’origine, nei quali il germe ha avuto modo di moltiplicarsi, grazie a condizioni ambientali favorevoli, rappresenta quindi il veicolo principale di diffusione.

Secondo i dati epidemiologici, i cibi la cui ingestione causa il maggior numero di casi sono le uova contaminate, a cui seguono le carni poco cotte e i derivati del latte.

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