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Cento orgasmi al giorno: la rara patologia che colpisce alcune donne

Alcune donne possono avere fino a cento orgasmi al giorno
Di Maria Elena Gottarelli
Pubblicato il 7 Mag. 2019 alle 08:35 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 01:19

Avere numerosi orgasmi al giorno, in alcuni casi anche più di cento: succede a una bassissima percentuale della popolazione femminile, ma non è, come può sembrare, un’esperienza piacevole. Al contrario, per alcune donne può trasformarsi in un vero e proprio incubo. Di cosa si tratta?

Ne parla su Il Fatto Quotidiano il sessuologo Vincenzo Puppo. Si tratta di uno stato di “eccitazione” genitale non desiderata e senza stimoli sessuali che può sfociare in una patologia chiamata “priapismo femminile, erroneamente definito come una forma di eccitazione sessuale persistente”.

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Vincenzo Puppo spiega che tale “eccitazione”, causata da congestione/erezione del clitoride e ipersensibilità della vulva, provoca ripetuti orgasmi spontanei che tuttavia si rivelano spesso fastidiosi e dolorosi, senza contare l’imbarazzo che provocano in chi li subisce (possono compromettere la vita lavorativa, quotidiana e il sonno).

“Ancora oggi i sessuologi, che sono quasi tutti anche psicologi e i ginecologi non parlano nei mass-media e alle donne del priapismo femminile”, osserva l’esperto.

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“Il priapismo femminile si conosce da decenni, è una condizione rara, una vasocongestione (con ingorgo gonfiore e dolore) vulvare non associata con l’eccitazione sessuale, con una prolungata erezione del clitoride e dell’area adiacente, che dura più di sei ore”, continua, precisando che non si tratta di una disfunzione sessuologica, ma urologica.

“Sindrome dell’eccitazione genitale persistente non si deve più usare”, insiste Puppo, spiegando che questa patologia non include stimolo/desiderio/eccitazione sessuale. “Si deve invece parlare di vasocongestione (non di eccitazione) della vulva, così le donne non si sentiranno più “anormali” dal punto di vista sessuale”.

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*Questo articolo riporta il parere di un esperto ma non deve essere considerato come una fonte scientifica

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