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Covid, Moderna fa causa a Pfizer-Biontech: “Ha violato i nostri brevetti con la tecnica mRNA”

Credit: Peter Endig/dpa-Zentralbild/ZB/ANSA
Di Maria Elena Marsico
Pubblicato il 26 Ago. 2022 alle 16:10

Moderna ha annunciato di aver fatto causa a Pfizer e Biontech per violazione dei brevetti depositati tra il 2010 e il 2016, prima della pandemia, sulla tecnologia mRNA. L’azione legale è stata depositata alla corte distrettuale del Massachusetts e a un tribunale regionale tedesco. “Stiamo intentando queste cause per proteggere l’innovativa piattaforma tecnologica mRNA in cui siamo stati pionieri, in cui abbiamo investito miliardi di dollari”, ha spiegato l’amministratore delegato dell’azienda, Stéphane Bancel.

Secondo Moderna, Pfizer e Biontech con il vaccino “Comirnaty” avrebbero copiato “illegalmente” delle caratteristiche fondamentali per i vaccini mRNA e avrebbero continuato a utilizzarle “senza autorizzazione”, ha fatto sapere il responsabile legale Shannon Thyme Klinger. L’azienda ha sottolineato che è stato copiato “l’approccio per codificare la proteina spike a lunghezza intera in una formulazione di nanoparticelle lipidiche per un coronavirus” e che “né Pfizer né BioNTech avevano il livello di esperienza di Moderna nello sviluppo di vaccini mRNA per malattie infettive”. Ha aggiunto che queste “hanno seguito consapevolmente l’esempio di Moderna nello sviluppo del proprio vaccino”.

“La nostra piattaforma tecnologica innovativa mRNA, che abbiamo iniziato a costruire nel 2010, insieme al nostro lavoro brevettato sui coronavirus nel 2015 e nel 2016, ci ha permesso di produrre un vaccino anti-Covid sicuro e altamente efficace in tempi record dopo lo scoppio della pandemia”, ha spiegato Bancel. “Mentre lavoriamo per combattere le sfide sanitarie che vanno avanti, Moderna sta utilizzando la nostra piattaforma tecnologica mRNA per sviluppare medicinali in grado di curare e prevenire malattie infettive come l’influenza e l’Hiv, nonché malattie autoimmuni e cardiovascolari e forme rare di cancro”, ha aggiunto.

Il comunicato rilasciato da Moderna ha spiegato che: “nell’ottobre 2020 l’azienda si è impegnata a non far valere i suoi brevetti relativi al Covid-19 mentre era in corso la pandemia. Nel marzo 2022, quando la lotta collettiva contro il Covid-19 è entrata in una nuova fase e la fornitura di vaccini non ha più rappresentato una barriera all’accesso in molte parti del mondo, Moderna ha aggiornato il suo impegno spiegando che non avrebbe mai fatto valere i suoi brevetti per i vaccini utilizzati nei 92 paesi a basso e medio reddito nell’ambito dell’iniziativa Gavi-Covax Amc 92”. E ha proseguito: “Al tempo stesso si aspettava che aziende come Pfizer e BioNTech rispettassero i suoi diritti di proprietà intellettuale ed era pronta a considerare “una licenza commercialmente ragionevole” qualora venisse richiesta per gli altri mercati”.

L’azienda, comunque, non ha intenzione di rimuovere Comirnaty dal mercato e non vuole vietarne la vendita. Ha specificato anche che non intende ricevere il risarcimento “per le attività avvenute prima dell’8 marzo 2022”.

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