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Mal di testa: sintomi, cause e rimedi delle cefalee

Tutto quello che c'è da sapere sul mal di testa

Di Marco Nepi
Pubblicato il 19 Feb. 2019 alle 07:00 Aggiornato il 27 Feb. 2019 alle 16:40

Mal di testa | Cause | Classificazione | Sintomi | Rimedi | Rimedi naturali | Emicrania | Cefalea

MAL DI TESTA – Un dolore fastidioso che spesso si protrae a lungo e rischia di condizionarci le giornate. Stiamo parlando del mal di testa o come viene chiamato dai medici cefalea.

Un dato basta per capire quanto possa essere invalidante: ne soffrono circa 10 milioni di italiani. Si tratta di un forte dolore all’interno della testa o nella parte superiore del collo.

Secondo l’OMS, l’emicrania è tra le prime venti problematiche sanitarie in grado di peggiorare sensibilmente la qualità della vita. Alla base del mal di testa può esserci un semplice affaticamento, lo stress o una cattiva alimentazione, l’insonnia, il fumo o l’aria “viziata”.

Ma di cosa si tratta nello specifico? Quali sono le cause e quali i possibili rimedi? Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere.

Mal di testa | Classificazione | Sintomi

Per capire le cause del nostro mal di testa, è utile innanzitutto sapere che ne esistono di vari tipi. Possiamo suddividere il mal di testa essenzialmente in due grandi categorie: le cefalee primarie e quelle secondarie.

Le cefalee primarie sono di fatto delle malattie vere e proprie, nel senso che non sono sempre scatenate da cause specifiche, immediatamente identificabili. Nella maggior parte dei casi, infatti, sono legate a scorrette abitudini di vita, a reazioni ormonali o a fattori ambientali.

Si tratta dei mal di testa più comuni, e si possono suddividere ulteriormente in emicrania, cefalea tensiva e cefalea a grappolo. La cefalea tensiva è legata all’involontaria e continua contrazione dei muscoli della nuca, della fronte, delle tempie, del collo e delle spalle. È più frequente tra le donne ed è legata all’eccessivo stress, alla depressione e all’ansia.

Molto comune anche l’emicrania: il dolore si presenta intenso e pulsante. Tra i sintomi dolore di norma pulsante su un unico lato, che peggiora con la normale attività fisica associata ai movimenti quotidiani, nausea, vomito e fastidio indotto da suoni o luce. Si manifesta soprattutto in età giovanile e può avere una componente ereditaria.

Infine la cefalea a grappolo colpisce maggiormente gli uomini. Il dolore è intenso e lancinante, gli attacchi sono frequenti e ravvicinati e si possono verificare altri sintomi, oltre al classico dolore, come lacrimazione, congestione nasale e rinorrea. differenza dell’emicrania, la cefalea a grappolo non si accompagna quasi mai a nausea o vomito.

Tutte le forme di cefalea primaria possono essere episodiche o croniche.

Le cefalee secondarie, invece, dipendono da altre patologie e di fatto ne rappresentano i sintomi. Tra queste la sinusite, l’otite e la faringite. Le cefalee secondarie scompaiono, quindi, con la cura della patologia che ne è la causa.

Esistono poi forme collaterali di mal di testa, come quello che colpisce le donne in gravidanza. Nell’80% circa delle donne incinte che soffrono di mal di testa gli attacchi cessano prima della fine del terzo mese e non si ripresentano fino al momento del parto. Si ritiene che questo fatto sia causato dalla stabilizzazione ormonale.

Mal di testa | Emicranie con aura

L’emicrania con aura è una particolare forma di mal di testa preceduta o accompagnata da una serie di sintomi di tipo neurologico, come sensazioni di intorpidimento, nausea, perdita di appetito, cambiamenti di umore, aumentata sensibilità a luce o suoni, offuscamento visivo. L’emicrania compare solitamente entro un’ora circa dalla fine dell’aura.

Nonostante le cause all’origine di questo disturbo non siano ancora note, molti fattori possono scatenare o aggravare il mal di testa con aura, come, ad esempio: stress, squilibri ormonali,  consumo di particolari alimenti, sbalzi climatici, attività fisiche troppo intense, cattiva postura e scarsa qualità del sonno.

Nei soggetti che presentano episodi di emicrania con aura poco frequenti, il trattamento prevede l’assunzione di analgesici ed antinfiammatori da automedicazione, come l’ibuprofene ed il naprossene. In caso di attacchi ricorrenti o particolarmente gravi è indicata, invece, una terapia di profilassi, simile a quella utilizzata per l’emicrania senz’aura.

> Qui tutto quello che c’è da sapere sulle emicranie con aura

Mal di testa | Cause

Le cause che generano il mal di testa sono molteplici, tra cui:

– stress e/o ansia
– spossatezza
– eccesso di zuccheri nel sangue o, al contrario, digiuno prolungato
– cattiva digestione, intossicazioni da cibo, carenza di vitamine e/o sali minerali
– disturbi ormonali, mestruali, allergie, sinusite o altre patologie
– uso di farmaci
– eccesso di alcool o caffeina
– colpo di calore
– insonnia
– predisposizione genetica

Mal di testa | Terapia

Per crisi poco frequenti (meno di tre-quattro volte al mese), la terapia contro l’emicrania è basata sull’uso di farmaci antinfiammatori. Attenzione  però a non abusarne. Per attacchi di media o alta gravità, si ricorre a farmaci specifici, da assumere previo consulto medico all’insorgenza dell’attacco.

Se le crisi sono più frequenti, deve essere impostata una terapia  mediante l’uso di farmaci che riducono la frequenza degli attacchi: beta-bloccanti, calcio antagonisti, antiepilettici.

La terapia più adeguata dev’essere sempre stabilita dal medico, in relazione alla presenza di diversi fattori, tra cui il tipo e la frequenza della cefalea, i sintomi accusati, le patologie coesistenti e le cause scatenanti. Inoltre, il medico può raccomandare diversi comportamenti per gestire e prevenire il mal di testa.

> Qui tutti i rimedi contro il mal di testa

Mal di testa | Rimedi naturali

In alcuni casi non è necessario ricorrere a farmaci e cure mediche, ma per i casi più leggeri un aiuto può arrivare attraverso alcuni semplici accorgimenti. La prima cosa da tenere d’occhio è senz’altro l’alimentazione. È importante evitare cibi che potrebbero accentuare questo problema, in particolare quelli ricchi di istamina, una sostanza azotata coinvolta in molte reazioni cellulari ad azione pro-infiammatoria.

Quindi evitare il più possibile formaggi fermentati, salumi stagionati, alimenti inscatolati, alcuni tipi di pesce fresco (tonno, sardine, salmone, filetto d’acciuga), spinaci, pomodori e carne di maiale. E soprattutto il sale.

Infine evitare gli alimenti contenenti bisolfiti, sostanze addizionate agli alimenti per la loro azione anti-muffa (come vino, birra, bevande analcoliche, aceto e alimenti in scatola).

Prediligere, invece, un’alimentazione varia, con abbondante presenza di frutta e verdure di stagione, da consumare preferibilmente fresche.

In generale, quindi, i cibi consigliati sono: patate, anguria, mandorle, semi di sesamo, spinaci, banane, semi di lino, zenzero, peperoncino e mais.

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