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    Zingaretti dopo le regionali: “Ora una nuova fase all’insegna del fare”

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 22 Set. 2020 alle 19:12

     

     

    “Noi sosterremo questo governo fin quando questo governo farà le cose”. Lo dice Nicola Zingaretti, segretario del Pd, all’indomani delle elezioni regionali. “Per noi ora è importante non essere pigri, mantenere gli impegni e varare un piano sul lavoro fondato sulle risorse che abbiamo conquistato”, dice Zingaretti in una conferenza stampa convocata oggi, martedì 22 settembre, nella sede del Pd, al largo del Nazareno a Roma. “La squadra che lo dovrà realizzare non è all’ordine del giorno è una questione che spetta al presidente del Consiglio”, precisa il segretario dem. “Ora i temi sono: lavoro, scuola, sanità, infrastrutture, green economy, digitale”.

    “Ora va aperta una fase nuova all’insegna del fare e della concretezza”, prosegue Zingaretti. Il leader Pd detta anche le prossime mosse dopo la vittoria del Sì al referendum sul taglio dei parlamentari: “Superamento del bicameralismo paritario, legge elettorale, modifica dei regolamenti parlamentari”. “Infine crediamo opportuno aprire la riforma del sistema delle autonomie locali”.

    Il segretario dem conferma poi la volontà di intervenire sui decreti sicurezza: “Noi crediamo che al primo Consiglio dei ministri utile sui decreti sicurezza si possa procedere. Ma non lo dico io: lo dice il ministro Lamorgese, quando, dopo settimane di lavoro, si è giunti a un buon compromesso”.

    Infine, una battuta sui rapporti con gli alleati: “Ci sono state le incomprensioni che conoscete e che abbiamo anche denunciato durante la formazione delle candidature. Ma devo dire che con Italia Viva, con i Cinque Stelle e con lr forze della sinistra di Leu in questa campagna elettorale abbiamo lavorato benissimo, anche quando non eravamo alleati, in un clima di reciproca collaborazione”, dice Zingaretti.

    “Anche la scelta che c’è stata in alcuni casi del voto disgiunto ha permesso il raggiungimento di alcuni obiettivi. A noi serve, come alleanza, che ogni soggetto politico dell’alleanza sia forte, il più forte possibile: quello che io mi sono sempre augurato è che non diventi forte contro qualcun altro dell’alleanza. Non vogliamo in alcun modo alimentare polemiche, non per un facile buonismo ma perché ora è tempo di realizzare gli impegni che abbiamo preso”.

    Leggi anche: 1. L’unico governo oggi possibile (di Giulio Gambino) / 2. Lo scacco matto di Zinga: dà il benservito ai nostalgici di Renzi e alla destra grillina (di Luca Telese)

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