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    “Serve un vaccino universale per i Paesi in via di sviluppo”: l’appello di parlamentari ed europarlamentari all’Ue

    Credit: ansa foto
    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 24 Mar. 2021 alle 11:57

    “La mappa mondiale della somministrazione vaccinale è un manuale di disuguaglianza. La lotta al COVID-19 deve passare dalla lotta contro le disuguaglianze e da un vaccino universale. Saremo fuori da questo incubo solo quando tutti i Paesi ne saranno usciti”. Così Erasmo Palazzotto (LeU) a TPI che rilancia l’appello sottoscritto da decine di parlamentari ed europarlamentari e rivolto alla Commissione Europea per sospendere l’accordo TRIPS. “Serve mettere a disposizione le conoscenze e le tecnologie per un vaccino universale, per tutti e tutte, e soprattutto nei Paesi in via di sviluppo”.

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    “La comparsa di nuovi ceppi del COVID 19  – si legge sul testo dell’appello – dimostra che non sconfiggeremo il virus finché non lo sconfiggeremo ovunque. Siamo al cospetto di una delle più grandi crisi sanitarie che il mondo abbia dovuto affrontate nella storia recente. Oltre 2,6 milioni di vite sono già state perse nel mondo. L’economia globale rischia di perdere trilioni di dollari se il tasso di vaccinazione non cresce rapidamente. I sistemi sanitari nazionali sono spesso al limite o al di sopra delle proprie capacità, intere economie sono in ginocchio, e milioni di persone rischiano di perdere i propri mezzi di sostentamento”.

    “A un anno di distanza dall’adozione delle prime misure di confinamento adottate in Europa, è chiaro che bisogna aumentare urgentemente e in maniera esponenziale la produzione e la disponibilità di vaccini, test, medicinali e materiale protettivo. Ciò richiede una più ampia condivisione delle tecnologie brevettate oltre che del know-how, dei dati e delle risorse, specialmente con i Paesi in via di sviluppo”, prosegue ancora l’appello.

    “Ci uniamo all’appello del Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, di oltre 100 governi nazionali, di centinaia di organizzazioni della società civile e dei sindacati, e chiediamo alla Commissione europea ed agli Stati membri dell’UE di discutere ai massimi livelli e sostenere la proposta di sospensione temporanea di alcune obbligazioni dell’Accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale (TRIPS). La misura, proposta da India e Sudafrica, faciliterebbe la condivisione di tutta la proprietà intellettuale e del know-how, eliminando i monopoli di proprietà intellettuale, rimuovendo l’incertezza giuridica, ed assicurando la possibilità di collaborare per aumentare e accelerare la disponibilità e l’accessibilità, anche economica, dei vaccini, dei test e dei trattamenti COVID-19 a livello globale”.

    “Il costo umano ed economico già pagato dalle nostre società a causa della pandemia è altissimo, e non fa che crescere di giorno in giorno. Grandi somme di denaro pubblico sono alla base dell’innovazione nelle tecnologie per la risposta sanitaria al COVID-19. È nell’interesse collettivo lavorare in modo collaborativo per garantire una vaccinazione diffusa a livello globale il più rapidamente possibile, ed occorre rimuovere qualsiasi ostacolo. I leader dell’UE dovrebbero riconsiderare urgentemente la loro posizione e sostenere la proposta di sospensione di alcune obbligazioni dell’Accordo TRIPS, al fine di proteggere i diritti alla vita, alla salute e a un tenore di vita adeguato”.

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