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    Vaccini, Salvini risponde a Draghi: “Germania e Gran Bretagna invitano a morire?”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 22 Lug. 2021 alle 22:14 Aggiornato il 22 Lug. 2021 alle 22:46

    “Comunità scientifiche e governi, come quelli di Germania e Gran Bretagna, che invitano alla prudenza sui vaccini per i minorenni, invitano forse a morire?”. Risponde così il leader della Lega, Matteo Salvini, al presidente del Consiglio Mario Draghi che, nel corso della conferenza stampa odierna in cui ha presentato le nuove misure anti-Covid, aveva detto che qualunque “appello a non vaccinarsi è un appello a morire o a far morire”.

    Il premier aveva così risposto a una domanda della stampa circa le dichiarazioni del segretario del Carroccio, che pochi giorni fa a Jesolo aveva detto: “Non sono no vax, ma non voglio mio figlio di 18 anni inseguito da una siringa”.

    “L’obiettivo di tutti, mio come di Draghi, è salvare vite, proteggere gli italiani, la loro salute, il loro lavoro, la loro libertà”, ha ribadito oggi Salvini, sottolineando ancora la propria contrarietà a obblighi e divieti troppo stringenti. “Fondamentale mettere in sicurezza gli anziani, i nostri genitori e i nostri nonni, senza penalizzare, rinchiudere o multare i figli e i nipoti“.

    “Comunità scientifiche e governi, come quelli di Germania e Gran Bretagna, che invitano alla prudenza sui vaccini per i minorenni, invitano forse a morire? Per fortuna no”, ha chiosato il segretario della Lega. “Anche oggi in Italia, come nei giorni passati, il numero di ricoverati in terapia intensiva è sotto controllo, 158 (col 98 per cento dei letti vuoti) a fronte dei 385 di un mese fa”. “Bene, avanti così”, ha concluso Salvini. “Gli italiani, come sempre, si stanno dimostrando un grande popolo, e per loro come per me il principio guida è uno: la Libertà”.

    Le frizioni tra il presidente del Consiglio e il leader della Lega sono il sintomo dei malumori generati nel Carroccio dall’estensione del Green pass obbligatorio per accedere a tutti i luoghi in cui si rischia l’assembramento, come bar e ristoranti al chiuso (ma solo al tavolo), teatricinemastadipalestrecentri sportiviconcerticonvegni e locali di intrattenimento spettacolo.

    Nonostante l’esultanza del Carroccio per alcune richieste accolte dalla Cabina di regia del premier e dal Consiglio dei ministri, la Lega si era infatti sempre detta contraria a ulteriori restrizioni, come quelle previste dal nuovo decreto Covid.

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