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    Governatori vs Draghi. Toti attacca il governo e fiuta la trappola: “No allo scaricabarile”

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 25 Mar. 2021 alle 12:13 Aggiornato il 25 Mar. 2021 alle 12:14

    “Alcune Regioni trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale”. L’accusa, durissima, arriva da Mario Draghi, nel corso delle sue comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo di oggi e venerdì.”Per quanto riguarda la copertura vaccinale di coloro che hanno più di 80 anni – ha detto il premier – persistono purtroppo importanti differenze regionali, che sono molto difficili da accettare. Mentre alcune Regioni seguono le disposizioni del Ministero della Salute, altre trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale. Dobbiamo essere uniti nell’uscita dalla pandemia come lo siamo stati soffrendo, insieme, nei mesi precedenti. Tutte le regioni devono attenersi alle priorità indicate dal Ministero della Salute”.

    Il rimprovero del Presidente del Consiglio però ha incontrato la disapprovazione delle Regioni che sono insorte: “Il piano vaccinale è stato elaborato dal governo” protestano e si chiedono il perché di un richiamo così duro. Lo riporta il Corriere che rivela una certa preoccupazione tra i governatori: che cosa ha in mente Draghi? Pensa di centralizzare ancor di più la vaccinazione e commissariare le Regioni inadempienti? Interrogativi che animeranno la riunione di oggi Stato-Regioni.

    Secondo il Corriere è scattato lo scaricabarile e le problematiche a livello logistico sulla gestione dei vaccini iniziano a riflettersi sui rapporti col Governo: “Colpa delle Regioni proprio no” si difende Luca Zaia. Massimiliano Fedriga non accetta di ritrovarsi “sul banco degli imputati”. “Non cerchino il capro espiatorio”, attacca Giovanni Toti. Le regioni avranno anche fatto sbagli, ma la madre di tutti gli errori è la programmazione nazionale”.

    Stop alle polemiche su dosi e le categorie “che sanno di scaricabarile” tra Governo e Regioni, ribadisce Toti in un’intervista a La Stampa e chiede a Draghi “di aiutarci con la sburocratizzazione, aumentare i vaccinatori e dare uno scudo penale a chi fa le iniezioni”. A proposito delle polemiche sulle interpretazioni differenti sulle priorità, a seconda delle Regioni, Toti non le manda a dire: “Mi pare uno scaricabarile poco positivo: nessuna Regione si è inventata le categorie prioritarie, dagli insegnanti agli uffici giudiziari, se le è inventate il ministero della Salute con il Parlamento”.

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