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    Il Parlamento europeo approva le prime norme dell’Ue contro la violenza sulle donne

    Credit: AGF
    Di Andrea Lanzetta
    Pubblicato il 24 Apr. 2024 alle 15:09

    Il Parlamento europeo ha approvato oggi le prime norme dell’Ue contro la violenza sulle donne e in ambito domestico. Approvata con 522 voti a favore, 27 contrari e 72 astensioni, la direttiva vieta le mutilazioni genitali femminili, i matrimoni forzati e dà la priorità alla sicurezza e al benessere delle vittime, a cui gli Stati dovranno obbligatoriamente rendere accessibile l’assistenza sanitaria, compresi i servizi per la salute sessuale e riproduttiva.

    Le nuove norme, che mirano a prevenire la violenza di genere e a tutelare le vittime, prevedono anche il rafforzamento delle leggi contro i reati commessi online, come la divulgazione di informazioni private o l’invio non richiesto di foto dei genitali (cyberflashing), e l’adozione di apposite misure per prevenire reati come lo stupro.

    Stabiliscono inoltre un più ampio elenco di circostanze aggravanti per i crimini commessi contro personaggi pubblici, giornalisti o attivisti a difesa dei diritti umani. Tra queste figurano anche l’intenzione di colpire le vittime per il loro genere, orientamento sessuale, colore della pelle, religione, origine sociale o convinzioni politiche, nonché il desiderio di preservare o ripristinare l'”onore”.

    Gli Stati membri saranno soggetti a maggiori obblighi di segnalazione e raccolta di prove e dovranno sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che il sesso non consensuale è considerato un reato. Il testo obbliga poi la Commissione europea a presentare ogni cinque anni al Parlamento una relazione sulla necessità o meno di aggiornare queste norme per far fronte al fenomeno. Le disposizioni entreranno in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, mentre gli Stati membri avranno tre anni per attuare le nuove norme.

    “Oggi il Parlamento ha compiuto i primi passi per fare dell’Europa il continente leader nel mondo per porre fine alla violenza contro le donne”, ha dichiarato la co-relatrice della Commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere, l’irlandese Frances Fitzgerald, membro del Fine Gael Party e del Partito popolare europeo (Ppe). “Non può esserci uguaglianza senza porre fine alla violenza contro le donne”.

    “Questa direttiva innovativa è l’incarnazione del nostro costante impegno per rafforzare i diritti delle donne e salvare vite umane”, ha aggiunto la co-relatrice e socialdemocratica svedese Evin Incir, membro del Partito socialista europeo (Pse). “Mentre andiamo avanti, ricordiamoci di oggi come di un primo importante passo verso il rafforzamento dei diritti delle donne e un futuro in cui tutti possano vivere liberi dalla paura e dall’oppressione. Questa è una vittoria per la giustizia e l’uguaglianza per tutti”.

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