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    Giuseppe Conte al TPI Fest: “Renzi esca dal palazzo, sta facendo la guerra ai poveri. Dialogo con il Pd? Massima diffidenza anche con cambio ai vertici”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 17 Set. 2022 alle 22:28 Aggiornato il 17 Set. 2022 alle 22:30

    “Renzi sta facendo la guerra ai poveri. Dialogo con il Pd? Massima diffidenza anche con cambio ai vertici”: lo ha dichiarato il leader del M5S ed ex premier Giuseppe Conte durante la terza e ultima serata del TPI Fest di Bologna la festa di The Post Internazionale, che per la prima volta si tiene proprio nel capoluogo dell’Emilia-Romagna, presso la Tettoia Nervi alla Bolognina, nella appena inaugurata Piazza Lucio Dalla.

    In video-collegamento da Palermo, in Sicilia, Conte ha subito commentato il duro botta e risposta avuto con Matteo Renzi, che aveva definito il Reddito di cittadinanza un “sistema clientelare” con Conte che poco dopo aveva replicato dichiarando di “andare a parlarne tra la gente senza scorta”: “Ci tengo a precisare che io non ho minacciato nessuno, ci mancherebbe”.

    “Vorrei che non cedessimo alle furbizie, ci mancherebbe che io possa invitare alla violenza. Ho invitato Renzi a confrontarsi senza filtri con le persone, soprattutto con coloro che ricevono il Reddito”.

    “Si tratta di persone – dichiara ancora Conte – che hanno potuto mettere un piatto per i propri figli o comprare occhiali da vista che non si potevano permettere. Realtà di vita molto diverse da frodi e inganni che sono meno dell’1% e che anche una campagna mediatica ha gonfiato“.

    “Renzi mi ha sfidato in un confronto tv? Io lo invito a confrontarsi più con i cittadini, con la realtà. Chi percepisce il Reddito è disperato e lui mi risponde ‘vediamoci in tv’. Io gli dico: esci dal palazzo, esci dalla tv“.

    Su una eventuale ripresa del dialogo con il Pd qualora Letta fosse costretto a lasciare la segretaria del Partito Democratico in caso di sconfitta alle elezioni politiche, Conte dichiara: “Non c’è nessun automatismo”.

    “Il gruppo dirigente del Pd si è intestato una condotta irragionevole, cinica e opportunistica, che ha voluto emarginarci per poi abbracciare chiunque, da Di Maio e Tabacci, poi Calenda e infine Fratoianni e Bonelli”.

    “Letta – continua l’ex premier – ha dichiarato nel confronto con la Meloni che non intende governare con Fratoianni e Bonelli, una cosa che appare incomprensibile. Non so quale logica ha spinto questo gruppo dirigente a fare questo cartello politico”.

    “Se domani cambia il gruppo dirigente del Pd, cambiano le cose, con questo gruppo è improbabile dialogare. Poi, se dovesse cambiare qualcosa, ci ritroveremo a discutere di programmi e contenuti e valuteremo. Ma eventualmente siederemmo a quel tavolo con la massima diffidenza.

    Su che cosa è diventato il Partito Democratico oggi, Conte risponde: “Senza polemiche politiche, un partito che ha abbracciato l’agenda Draghi, teorizzando un’agenda che per lo stesso diretto interessato non esiste, ha abbracciato una svolta moderata, addirittura neo-liberista“.

    “Si è allontanato da una tradizione di sinistra per abbracciare una tradizione di centro, sono i fatti che parlano. Quando torneranno ad abbracciare i programmi di sinistra, ne riparleremo“.

    “Prima che il Pd rimanesse folgorato dall’agenda Draghi, io ho sempre detto che con il Partito Democratico avevamo un dialogo, ma ho anche avvertito sempre il rischio da parte del Pd di considerate i partiti attorno a sé come dei cespuglietti. Ho sempre rivendicato la pari dignità e a lavorare a un programma serio con contenuti seri”.

    Sul Movimento 5 Stelle, poi, Conte chiarisce: “Non siamo trasformisti, la nostra stella polare è sempre stata il programma. Il Movimento ha realizzato l’80% del programma che aveva presentato ai suoi elettori, senza cambiali in bianco. Ora faremo la stessa cosa, indipendentemente dalle forme di governo. Saremo ancora più intransigenti e coraggiosi nel portare avanti il nostro programma”.

    Su Draghi che ha smentito un suo eventuale bis, Conte ha affermato: “Calenda e quelli che volevano il Draghi bis saranno precipitati nella disperazione perché l’unico argomento che avevano era l’agenda Draghi”.

    “Ora che Draghi si è detto indisponibile – continua l’ex presidente del Consiglio – saranno precipitati nello sconforto e si staranno stracciando le vesti. La campagna elettorale si sfaldando tra le mani a questo piccolo centro, a questo cosiddetto terzo polo, che poi è il quarto”.

    Sull’inchiesta di TPI sullo sfruttamento dei lavoratori stagionali, invece, Giuseppe Conte ha dichiarato: “Mi ha molto colpito e mi complimento con il vostro lavoro – rivolgendosi al direttore di The Post Internazionale Giulio Gambino – la realtà che abbiamo un mercato del lavoro da ristrutturare“.

    C’è anche spazio per la politica estera: “Io non ho mai tifato per la Russia, il tema è un altro, e solo chi è in malafede può fraintendere. Il tema è sempre lo stesso: quale è la strategia che abbiamo per porre fine a questa guerra? Dobbiamo spingere per un negoziato di pace”.

    A proposito del Pnrr, sul quale Conte si concede una battuta (“l’ho ottenuto insieme a Berlusconi e tanti altri”) e il rigassificatore, l’ex premier commenta: “I politici dovrebbero andare tra le persone, lì c’è un’area industriale abbandonata nel tempo con l’amianto, che è nocivo e tossico, che vola nell’aria. Quell’area non è indicata e il rigassificatore non può essere imposto alla popolazione”.

    Sulla libertà di stampa, invece, Giuseppe Conte afferma: “Per quanto riguarda la Rai è necessaria una riforma che tenga fuori la politica dalla tv di Stato. Per le testate private, invece, è un fatto oggettivo: oggi ci sono pochi gruppi che detengono tante testate e questo non fa bene all’informazione“.

    TPI FEST 2022

    La festa di The Post Internazionale quest’anno sbarca a Bologna, da giovedì 15 a sabato 17 settembre 2022, presso la “Tettoia Nervi“, in piazza Lucio Dalla, nel cuore pulsante dello storico quartiere della Bolognina.

    Tre serate, tre temi diversi: 1. L’agenda sociale del Paese; 2. La Destra al potere?; 3. Una nuova visione del mondo. Il tutto a pochissimi giorni dalle elezioni politiche del 25 settembre. Un importante momento per confrontarsi sulle idee.

    Numerosi gli ospiti: dall’ex segretario del Pd Nicola Zingaretti al leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, dal governatore dell’Emila-Romagna Stefano Bonaccini all’ex sindaco di Torino Chiara Appendino.

    Lo slogan del TPI Fest è: Fatti un’idea. La tua. La manifestazione culturale è patrocinata dal Comune di Bologna ed è libera e ad ingresso gratuito. L’evento è anche l’occasione per festeggiare insieme il primo anniversario della nascita del nostro settimanale The Post Internazionale.

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