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    Totoministri, nomi certi e nodi da sciogliere: la lista di Giorgia Meloni

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 21 Ott. 2022 alle 12:45

    È stata la consultazione al Quirinale più veloce della storia: la coalizione di centrodestra si è presentata questa mattina a colloquio con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dopo sette minuti Giorgia Meloni ha annunciato ai cronisti saliti al Colle che “la coalizione di centrodestra si è presentata, non a caso unita, proponendo al presidente della repubblica l’indicazione del mio nome per formare il nuovo governo”. Dopo le tribolazioni degli ultimi giorni, con gli audio di Berlusconi che hanno messo in dubbio l’atlantismo e l’adesione alla Ue della nuova maggioranza, i tre alleati (l’ultimo è Salvini, sorridente accanto alla Leader di Fratelli d’Italia) attendono nel pomeriggio il conferimento dell’incarico a quella che diventerà di fatto la prima premier donna in Italia. Ancora da limare alcuni dettagli all’interno della coalizione, ma pare ormai pronta anche la lista dei ministri che andranno a comporre il nuovo esecutivo: verranno nominati anche loro da Mattarella, su proposta del neo Presidente del Consiglio. La casella più discussa resta quella della Giustizia: per Berlusconi andrà a Forza Italia, a Maria Elisabetta Casellati. Ma FdI tiene il punto su Nordio come guardasigilli e vedrebbe l’ex presidente del Senato alle Riforme. Di seguito i nomi più quotati per i vari dicasteri:

    Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – Andrà a Giovanbattista Fazzolari, un fedelissimo di Meloni.

    Ministero dell’Economia Da tempo sembra destinato a Giancarlo Giorgetti (Lega), attualmente ministro dello Sviluppo economico.

    Ministro dell’Interno – La poltrona ambita da Salvini dovrebbe andare a un tecnico, il nome caldo è quello del prefetto di Roma Matteo Piantedosi (in quota Lega).

    Ministero della Transizione ecologica – Potrebbe sorgere un ministero all’Energia, con il forzista Gilberto Pichetto Fratin a guidarlo.

    Ministero della Salute – Per giorni Berlusconi avrebbe voluto piazzarci Licia Ronzulli. Attualmente resta in bilico: tra i nomi più chiacchierati c’è Orazio Schillaci, rettore di Tor Vergata. In discesa il presidente della Croce Rossa, Francesco Rocca.

    Ministero della Difesa – Sembra destinato al fondatore di Fratelli d’Italia Guido Crosetto.

    Ministero degli Esteri – Anche questo pare avere un destinatario preciso: il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, nonostante i recenti audio di Berlusconi lo abbiano fatto traballare.

    Ministero della Giustizia – Resta il nodo Casellati, ma sono in ascesa le quotazioni di Carlo Nordio, il nome di bandiera di Fratelli d’Italia alle recenti elezioni del Presidente della Repubblica.

    Ministero del Lavoro – Marina Calderone, presidente dell’Ordine dei consulenti del Lavoro, è molto vicina a ricoprire l’incarico.

    Ministero della Famiglia e Natalità – Nato su proposta della Lega, prevede l’accorpamento di ministero della Famiglia con quello delle Disabilità. Il Carroccio vorrebbe destinarlo all’ex assessore lombarda, Alessandra Locatelli ma FdI potrebbe invece affidarlo a Isabella Rauti.

    Ministero dell’Istruzione – Quasi certo il nome di Giuseppe Valditara, consigliere giuridico di Salvini.

    Ministero dell’Università – Quasi certo il nome di Gloria Saccani Jotti, anatomopatologa e deputata proposta da Berlusconi.

    Ministero dello Sviluppo economico – Il nome forte è quello di Adolfo Urso (FdI) attuale presidente del Copasir.

    Ministero dei Rapporti con il Parlamento – Maurizio Lupi ha un ampio consenso. Ma in pole ci sarebbe anche Luca Ciriani, capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia.

    Ministero di Trasporti e Infrastrutture – Qui dovrebbe sedere il leader della Lega Matteo Salvini.

    Ministero delle Riforme – Non dovesse finire alla Giustizia, Maria Elisabetta Alberti Casellati dovrebbe essere certa di questo ruolo.

    Ministero dell’Agricoltura – Spunta il nome di Francesco Lollobrigida, capogruppo FdI alla Camera e braccio destro di Meloni.

    Ministero del Welfare – Dubbi: il nome di Luca Ricolfi, uno dei tecnici invitati da Meloni alla conferenza programmatica del partito, è stato smentito.

    Ministero delle Politiche europee – Raffaele Fitto, co-presidente dei Conservatori europei, potrebbe ricoprire l’incarico.

    Ministero delle Pubblica Amministrazione – La poltrona di Brunetta dovrebbe restare a Forza Italia: quotata Anna Maria Bernini.

    Ministero della Cultura – Tra i papabili l’ex componente del Cda Rai Giampaolo Rossi e Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2 dal 2018.

    Ministero del Mare – Sarebbe un ministero da istituire. Potrebbe essere guidato dall’ex amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono o all’ex presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

    Ministro degli Affari regionali – Questa casella vorrebbe occuparla la Lega: si pensa a Roberto Calderoli.

    Ministro del Turismo – Resta in corsa Daniela Santanché (FdI).

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