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    Vitalizi, la Corte di Giustizia europea boccia il ricorso degli europarlamentari italiani contro il taglio

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 22 Ott. 2020 alle 15:48 Aggiornato il 22 Ott. 2020 alle 16:45

    Taglio vitalizi, Corte di giustizia boccia ricorso europarlamentari italiani

    “Irricevibile”: è stato definito così dalla Corte di giustizia europea il ricorso presentato da alcuni ex europarlamentari italiani contro il taglio dei vitalizi stabilito dalla Camera dei deputati. Gli ex membri del Parlamento europeo, eletti in Italia, si erano rivolti ai giudici per chiedere loro di annullare le decisioni dell’Europarlamento, che ha adeguato il calcolo della loro pensione di anzianità o di reversibilità al calcolo dell’importo delle pensioni percepite dai membri della Camera della Repubblica italiana, a loro volta abbassate con una delibera dal presidente Roberto Fico. I ricorrenti, però, non si danno per vinti e annunciano una nuova battaglia in seno alla Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU).

    Nel frattempo, però, la notizia è stata accolta con grande favore in Italia dal Movimento Cinque Stelle, principale fautore del taglio dei vitalizi dei parlamentari. “Dalla Corte di giustizia dell’Ue è arrivata una sentenza importantissima – ha scritto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, su Facebook – e mi auguro che incida anche nel dibattito in corso in Italia. La Corte ha infatti respinto i ricorsi fatti da alcuni ex europarlamentari italiani, stabilendo che la delibera del presidente Fico è conforme al diritto Ue. Noi non molleremo. Non molleremo mai. I parlamentari ora facciano la cosa giusta, rinuncino ai vitalizi”.

    Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente della Camera, Roberto Fico: “Si tratta di una sentenza storica che evidenzia, nel merito e nel metodo, la bontà dell’architettura della delibera della Camera da me firmata. Il tribunale ha affermato alcuni principi fondamentali: non serve una legge per ricalcolare i vitalizi; non si possono abolire in quanto diritto acquisito ma nulla impedisce di rivederne l’importo; la razionalizzazione delle spese pubbliche è un obiettivo di interesse generale che può giustificare il taglio. Ed aggiunge che non è vero che la delibera viola il principio di proporzionalità”.

    Il senatore di Forza Italia Francesco Giro, contrario alla decisione, invece non le manda a dire a Fico. E promette battaglia: “Non voglio deludere il presidente Roberto Fico ma la sentenza della Corte europea di giustizia di Lussemburgo non è una sentenza storica. Lo sarebbe stato, e presto lo sarà, una sentenza della Corte europea dei diritti dell’Uomo di Strasburgo. La prima Corte si limita a valutare i gradi di compatibilità e non contraddittorietà fra diritto comunitario dei trattati e diritto nazionale degli Stati membri. La seconda Corte, questa sì delegata a risolvere la ‘vexata quaestio’ dei vitalizi dovrà invece valutare, e presto lo farà, l’eventuale lesione dei diritti costituzionali dei ricorrenti”.

    Infine, il forzista si è lanciato in un attacco diretto al M5s: “Ma l’avete capito o no, amici grillini, che questa ossessione dell’anti-casta non vi sta portando più un voto? Che gli italiani non hanno l’anello al naso? Che si sono stancati di voi? Che hanno (forse tardivamente) compreso che siete voi la nuova casta che non si schioda più dalle poltrone e poltroncine? Lasciate in pace gli ex parlamentari ottantenni e novantenni di cui oggi rimpiangiamo molto la qualità politica e culturale. Ma questo è davvero stalking! È una cosa sbagliata e non degna per un Presidente della Camera questo accanimento ossessivo”.

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