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    Superbonus, il nuovo governo punta a ridurre la detrazione all’80% per la prima casa

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 13 Ott. 2022 alle 17:54

    Superbonus, il nuovo governo punta a ridurre la detrazione all’80% per la prima casa

    Si è aperta la 19esima legislatura, la prima a ridosso della scadenza per la legge di bilancio. Uno scoglio che la maggioranza guidata da Giorgia Meloni dovrà affrontare subito, per evitare lo spettro dell’esercizio provvisorio.

    Tra le priorità delineate dal centrodestra già in campagna elettorale ci sarà anche la modifica di Superbonus e reddito di cittadinanza: secondo le anticipazioni della stampa entrambe le misure simbolo dei governi Conte potrebbero già essere riviste nella manovra, che dovrà essere approvata definitivamente entro il 31 dicembre.

    Il Superbonus, introdotto dal secondo governo Conte, consente ai contribuenti di ottenere una detrazione pari al 110% del costo delle ristrutturazione per rendere gli edifici ecocompatibili, che va a ridurre l’ammontare delle imposte dovute allo Stato nell’arco di cinque anni. Alternativamente, l’impresa edile può riconoscere al cliente uno sconto direttamente in fattura, acquisendo il credito fiscale che può essere poi ceduto nuovamente. La misura, assieme ad altri bonus introdotti negli scorsi mesi, è stata accusata di aver incentivato abusi e truffe, senza prevedere controlli adeguati. Secondo i promotori invece, ha contribuito in maniera decisiva a stimolare la ripresa dalla crisi innescata dalla pandemia.

    Secondo Il Corriere della Sera, nella prossima manovra Fratelli d’Italia potrebbe ridurre la detrazione per l’abitazione principale dal 110 all’80 percento mentre per le seconde case la percentuale potrebbe scendere al 65 o addirittura al 50 percento. Per tutte le pratiche già autorizzate, verrà inserita una clausola di salvaguardia per non fermare i cantieri già avviati.

    La misura è già stata oggetto di revisione da parte del governo Draghi, che aveva limitato gli scambi dei crediti d’imposta legati al Superbonus e ad altri bonus edilizi. Le modifiche avevano scatenato proteste tra gli addetti ai lavori che avevano invocato interventi correttivi per scongiurare il rischio di paralisi del settore. Il governo tutt’ora in carica ha anche rivisto le aliquote e le scadenze per il Superbonus: per quanto riguarda i lavori da svolgere nei condomini, la percentuale al 110% sarà in vigore fino al 2023, per poi scendere al 70 percento l’anno successivo e al 65 percento nel 2025. Per le villette la scadenza massima per fare richiesta è il 31 dicembre 2022.

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