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    Stato di pre-allarme in Italia per il gas: cosa significa

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 27 Feb. 2022 alle 17:59

    Come si sa, l’Italia importa oltre il 40% del fabbisogno del gas dalla Russia. Per questo la guerra in corso in Ucraina può avere forti conseguenze sul nostro Paese, con il rischio di una crisi energetica. A tal proposito il ministero della Transizione Ecologica fa sapere in una nota che il nostro Paese è in stato di pre-allarme per quanto riguarda le forniture di gas. Ma cosa significa?

    Il Ministero ha “ritenuto opportuno predisporre eccezionali misure preventive volte a incentivare un riempimento dello stoccaggio anticipato rispetto alle procedure adottate in condizioni normali, come discusso anche in sede europea durante l’ultima riunione del Gas Coordination Group del 23 febbraio scorso”, e “ritenuto opportuno sensibilizzare gli utenti del sistema gas nazionale della situazione di incertezza”, legata appunto al conflitto russo-ucraino.

    Nella nota si sottolinea comunque che “la situazione delle forniture è al momento adeguata a coprire la domanda interna”. Il livello di pre-allarme, infatti, è il primo di tre gradini di gravità. Il meno preoccupante, dunque, che prevede al momento solo un’attività di monitoraggio e vigilanza sugli eventi. Questo livello non prevede conseguenze per gli utenti finali.

    Di certo, però, la situazione di emergenza spinge il Governo ad agire per tempo. Le misure di emergenza prevedono maggiore flessibilità dei consumi di gas, sospensioni nel settore industriale e nuove regole sui consumi di gas nel settore termoelettrico. Innanzitutto si cercherà di aumentare le forniture di gas alternative, come il Tap dall’Azerbaijan, il TransMed dall’Algeria e dalla Tunisia e il GreenStream dalla Libia. Draghi inoltre ha ipotizzato la riapertura temporanea delle centrali a carbone.

    Intanto il colosso pubblico algerino degli idrocarburi Sonatrach è pronto a fornire più gas all’Europa, in caso di calo delle esportazioni russe, in particolare attraverso il gasdotto Transmed che collega l’Algeria all’Italia. Lo ha annunciato l’ad, Toufik Hakkaha. Sonatrach, ha detto l’ad al quotidiano Liberté, è “un fornitore affidabile di gas per il mercato europeo ed è pronto a supportare i suoi partner a lungo termine in caso di situazioni difficili”.

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