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    Elezioni europee, Soros finanzia PiùEuropa: 200mila euro al partito di Emma Bonino

    George Soros ed Emma Bonino
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 23 Mar. 2019 alle 18:33 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:07

    Il miliardario George Soros, nemico giurato dei movimenti sovranisti di tutto l’Occidente, ha concesso un finanziamento da circa 200mila euro al partito italiano PiùEuropa, che ha tra i suoi leader l’ex ministra Emma Bonino.

    Il dato è disponibile online sul sito web di PiùEuropa, nella sezione “trasparenza” in cui sono resi noti i soggetti che dal primo gennaio 2019 a oggi hanno versato  al partito contributi economici superiori a 500 euro.

    Sul documento sono presenti due nomi: George Soros e Tamiko Bolton, sua moglie. I due hanno sostenuto il partito europeista italiano con una somma di 99.789 euro ciascuno, cifra di poco inferiore al limite massimo fissato dalla legge italiana per le donazioni dall’estero, pari a 100mila euro.

    Ungherese di nascita e statunitense d’azione, Soros è accusato da tutti i principali partiti sovranisti occidentali di finanziare, attraverso la sua fondazione Open Society, l’immigrazione irregolare dall’Africa all’Europa allo scopo di accrescere le tensioni sociali e abbassare il costo del lavoro. Interpellata da TPI, alcuni mesi fa Open Society ha smentito di finanziare le Ong che salvano i migranti.

    Il doppio contributo da Soros a Più Europa arriva nell’anno delle elezioni europee, a cui il partito di Emma Bonino parteciperà con una lista autonoma collegata al gruppo europeo liberale Alde, guidato dal belga Guy Verhofstadt. Il segretario di PiùEuropa, Benedetto Della Vedova, ha infatti bocciato l’offerta del neo-segretario del Pd, Nicola Zingaretti, di candidarsi insieme con una lista unitaria.

    Per il 2018, anno delle elezioni politiche italiane, non risultano invece contributi da Soros a PiùEuropa. Come emerge dall’ultimo bilancio del partito, la somma arrivata dall’estero nel corso dell’anno passato ammonta complessivamente a 100mila euro e sul proprio sito web la formazione politico precisa che i soldi sono arrivati tutti dal professor Peter Baldwin, docente alla University of California di Los Angeles e alla New York University.

    Baldwin, in realtà, ha versato al partito una somma ben più cospicua, pari a 1,6 milioni di euro. Ma, come detto sopra, la legge italiana fissa un tetto di 100mila euro oltre il quale non si può andare: la quota eccedente del finanziamento è andata ad alcuni tra i singoli candidati di PiùEuropa.

    “Il professor Baldwin, cittadino svedese e statunitense, è uno studioso di storia europea che, nella propria attività accademica, si è occupato anche dell’insorgere del nazionalismo”, si legge sul sito del partito. “Baldwin ha fondato il fondo di beneficenza Arcadia, che sostiene organizzazioni di beneficenza e istituzioni accademiche che preservano il patrimonio culturale e l’ambiente e promuovono la gratuità dell’accesso alle risorse scientifiche”.

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