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    Sondaggi elettorali: agli italiani la “manovra del popolo” non piace

    Di Maio, Conte e Salvini. Credit: Afp/Michele Spatari/NurPhoto
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 1 Dic. 2018 alle 12:27 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:10

    Sondaggi politici oggi | 1 dicembre 2018

    Tra Lega e Movimento Cinque Stelle c’è una distanza di 4 punti percentuali. È quanto emerge da un sondaggio realizzato in data 30 novembre 2018 dall’istituto Demopolis per il programma televisivo Otto e Mezzo, in onda su La7 (Qui tutti gli ultimi sondaggi).

    Il partito guidato da Matteo Salvini continua a essere la prima forza politica del Paese con un consenso pari al 32 per cento, a fronte del 28 per cento del M5S. Il movimento capeggiato da Luigi Di Maio registra il peggior risultato del 2018, sugli stessi livelli di febbraio.

    Cumulando i rispettivi bacini di voto, i due partiti di governo raggiungono un consenso del 60 per cento, con un amplissimo margine di vantaggio sulle forze politiche di opposizione.

    Il Partito democratico continua a viaggiare tra il 17 e il 18 per cento: l’istituto Demopolis lo stima a quota 17,8 per cento, mentre Forza Italia e Fratelli d’Italia sono stabili, rispettivamente all’8,6 e al 3,4 per cento.

    In leggera crescita di consenso potenziale della coalizione di centrodestra (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia), che viene data al 44 per cento.

    A sei mesi dal suo insediamento, il Governo Conte registra un’opinione positiva nel 56 per cento degli italiani e negativa nel 35 per cento. Giudizio negativo, invece, sulla manovra economia: solo il 33 per cento ritiene che dovrebbe essere mantenuta così com’è stata varata dall’esecutivo, mentre per il 51 per cento andrebbe parzialmente modificate e per il 16 per cento completamente riscritta.

    Tra i ministri del Governo, il più noto agli italiani è il titolare dell’Interno, Matteo Salvini, conosciuto dal 97 per cento degli elettori, seguito da Luigi Di Maio (Lavoro e Sviluppo economico) con il 96 per cento. Dietro di loro Giovanni Tria (Economia), Alfonso Bonafede (Giustizia) e Danilo Toninelli (Trasporti e Infrastrutture).

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