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    Incontro Letta-Fratoianni-Bonelli: raggiunto l’accordo. Sinistra italiana chiede di includere il M5s, ma il Nazareno chiude a nuove alleanze

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 6 Ago. 2022 alle 15:01 Aggiornato il 6 Ago. 2022 alle 17:48

    Incontro Letta-Fratoianni-Bonelli: raggiunto l’accordo. Sinistra italiana chiede di includere il M5s, ma il Nazareno chiude a nuove alleanze

    È stato finalmente raggiunto l’accordo tra il Partito democratico e l’allenaza Sinistra italiana/Europa Verde, dopo le tensioni seguite all’accordo tra Enrico Letta e Carlo Calenda, raggiunto a inizio settimana. I leader dei tre partiti, Enrico Letta, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, hanno tenuto un incontro presso la sede del Partito democratico dopo che i segretari delle due sigle di sinistra avevano annunciato la decisione di “costruire un’intesa elettorale con il Partito democratico”.

    In precedenza, l’assemblea nazionale di Sinistra italiana aveva aperto a un’intesa con il Partito democratico, chiedendo però di estendere l’accordo anche al Movimento 5 stelle, escluso dalla coalizione di centrosinistra dopo la “non fiducia” al governo Draghi. La richiesta era stata respinta dal Nazareno, che tramite fonti citate dalle agenzie aveva ribadito “l’indisponibilità a riaprire la discussione sul perimetro delle alleanze già decise”, pur esprimendo “apprezzamento” per la decisione.

    L’accordo segue giorni di attacchi incrociati tra Carlo Calenda e i leader della federazione Sinistra italiana/Europa verde, l’ala sinistra della coalizione che alle elezioni del 25 settembre dovrà affrontare un centrodestra largamente favorito secondo i sondaggi.

    Oltre a chiedere di “verificare la possibilità di stringere un accordo con il Partito Democratico sui collegi uninominali” e “di lavorare perché tale accordo sia esteso anche al M5S” , l’assemblea di Sinistra italiana ha anche chiesto, con il 61% di voti favorevoli e il 5% di astensioni, di “confermare l’alleanza con Europa Verde-Verdi e di concludere con la massima celerità i passaggi necessari a trasformarla in una lista elettorale comune” ma di garantire anche “totale autonomia in termini di programma, lista e prospettiva politica“.

    “Vediamo che risponde Letta”, era stato il commento di Carlo Calenda all’annuncio della decisione dell’assemblea di Sinistra italiana. In precedenza, il leader di Azione si era nuovamente detto contrario a nuovi accordi “con gente che ha sfiduciato Draghi”.

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