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    Sgarbi contro il taglio dei parlamentari: “È uno stupro del parlamento e una str******”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 8 Ott. 2019 alle 17:55

    Sgarbi contro il taglio dei parlamentari: “È uno stupro del parlamento e una str******”

    Vittorio Sgarbi del Gruppo misto si scaglia contro la riforma del taglio dei parlamentari durante la discussione alla Camera dei deputati poco prima del voto: “Siamo davanti ad uno stupro del Parlamento fatto da soggetti che ora sono minoranza nel Parlamento, i voti non li hanno presi loro ma Beppe Grillo”, afferma.

    Definisce i deputati del M5S degli “ipocriti, bugiardi, falsi, ricattatori come Mussolini” e attacca anche “l’incoerenza politica” del Pd, che “fino ad ora ha votato contro ed è ricattato da un movimento politico che pensa solo a come non perdere le poltrone”.

    Dichiara di essere “testimone di due atti di suicidio non assistito del Parlamento: questo taglio e, nel 1992, l’abolizione dell’immunità parlamentare”. “Celebriamo un funerale di un Parlamento che fu”, aggiunge.

    Durante il suo discorso Sgarbi parla della riforma come di una “stronzata”, e a quel punto la vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni, lo invita a moderare il linguaggio, ma il critico d’arte rilancia: “Quella parola l’ha usata Polverini. Devo citare Dante, Pasolini, Machiavelli? Cazzus!”.

    Sgarbi aveva già annunciato ieri che avrebbe “incendiato la Camera” con le sue parole. “Il taglio dei parlamentari è un suicidio non assistito. Questi vogliono suicidarsi e non si capisce bene perché. Fingono di corrispondere a una volontà popolare che non esiste. Un taglio, peraltro, fatto da parlamentari che non sono più espressione di una presunta maggioranza elettorale: con le percentuali del voto delle elezioni europee i 5 Stelle sarebbero oggi meno della metà”, aveva dichiarato.

    Taglio dei parlamentari, oggi alla Camera la riforma che riduce di un terzo deputati e senatori
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