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    Il testamento di Sepúlveda: “Salvini è un miserabile opportunista”

    Lo scrittore cileno non ha mai nascosto la sua antipatia nei confronti del leader del Caroccio

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 19 Apr. 2020 alle 08:29

    Sepulveda parlava così di Salvini

    Sepulveda e Salvini non sarebbero mai andati d’accordo. Il Padano: così il grande scrittore cileno Luis Sepúlveda, morto il 15 aprile scorso dopo essere stato contagiato dal Coronavirus, chiamava il leader della Lega Matteo Salvini. Lo scrittore, scomparso all’età di 70 anni nell’ospedale universitario di Oviedo, in Spagna, dove era ricoverato da fine febbraio, non ha mai nascosto la sua appartenenza politica, tanto da essere stato costretto in passato a lasciare il suo Cile a causa della repressione del regime del generale Augusto Pinochet, che lo aveva portato al carcere.

    Stabilizzatosi in Spagna, da lì Sepúlveda è sempre intervenuto sulle principali questioni politiche europee e mondiali. Il 31 gennaio scorso una delle sue ultime riflessioni affidate ai social, prima di iniziare il suo calvario per il Covid-19, l’aveva dedicata proprio a Salvini “il Padano”. Il motivo era la speculazione dell’ex ministro leghista sul Coronavirus in Italia e suoi primi casi di contagio accertati, la coppia di turisti cinesi che grazie alle cure mediche dello Spallanzani di Roma ha superato l’infezione. Nel suo post Sepúlveda smonta così la retorica di Salvini: “Bisogna essere troppo infelici per pubblicare una cosa del genere. E naturalmente mentendo, perché questi due turisti cinesi sono arrivati in Italia il 23 gennaio, quando non c’era ancora né allarme né si era decretata l’emergenza sanitaria. Ancora una volta Salvini si mostra senza riguardo così com’è: un miserabile opportunista che deve essere allontanato per sempre dalla politica italiana. Il virus fascista non deve avere alcuna possibilità”.

    Sempre su Facebook, tornando al 26 giugno 2019, è possibile trovare una prima occasione in cui lo scrittore cileno si occupò di Salvini, nel pieno dello scontro tra l’allora ministro e il capitano della Sea Watch Carola Rackete. La riflessione di Sepúlveda è incentrata in questo caso su un ‘semplice’ confronto dei loro rispettivi curriculum: lei laureata alla Edge Hill University del Lancashire, comandante di un rompighiaccio e secondo ufficiale della Ocean Diamond, lui “senza mestiere, lavoro o studi conosciuti, però sta imparando a mangiare gli hamburger”, ironizzava lo scrittore pubblicando una foto di Salvini intento a mangiare un panino.

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