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    Dopo lo scoop di TPI, Michetti minimizza. Ma portò lui quei voti a Gualtieri

    Credit: ansa foto
    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 26 Set. 2021 alle 11:09 Aggiornato il 26 Set. 2021 alle 11:46

    La notizia – secondo cui il candidato a Roma per il centrodestra Enrico Michetti avrebbe sostenuto alle Europee del 2019 Roberto Gualtieri e rivelata da Veronica Benedetto Montaccini sul secondo numero del nostro settimanale The Post Internazionale (per leggere la storia completa acquista la copia singola digitale del nuovo settimanale  a 1,99 euro oppure cerca in edicola dal 24 settembre la tua copia cartacea) – scuote la campagna elettorale a pochi giorni dal voto e accende il dibattito.

    “Che Enrico Michetti, in passato, avesse pensato ai suoi affari collaborando con amministrazioni di diverso colore politico era noto ma, da quel che emerge dall’inchiesta della testata TPI, siamo al surreale: nel 2019 avrebbe persino votato e fatto campagna elettorale per Roberto Gualtieri. Ciò significa una sola cosa, ovvero che destra e sinistra sono intercambiabili nella Capitale”, ha scritto in un post il Movimento 5 stelle romano. “Michetti appoggiò Gualtieri? Io agli elettori di centrodestra dico solo una cosa: ‘guardatevi un video di Michetti, o andate a un comizio di Michetti’, sono convinto che cosi’ si renderanno conto da soli”, ha commentato invece il competitor Carlo Calenda.

    L’avvocato in corsa per il Campidoglio nega di aver mai sostenuto Gualtieri e afferma: “L’amico Bruno Astorre, segretario Pd Lazio, conosciuto nel corso di numerose consulenze ai Comuni del territorio, mi ha chiesto se ‘conoscessi qualcuno di sinistra con cui perorare il candidato che sosteneva’. Così dalla segreteria di Astorre vennero inviati volantini e ‘santini’ elettorali che ho distribuito ad alcuni inquilini di quell’area politica tra il mio palazzo e quello dello studio legale dove lavoro”.

    “In quelle elezioni peraltro personalmente detti tutto il mio sostegno ad un bravo sindaco del centrodestra che oggi è un ottimo parlamentare europeo”, aggiunge Michetti.

    Ma le chat pubblicate in esclusiva sul nostro settimanale si vede che Enrico Michetti non solo si fece inviare il materiale elettorale dell’allora eurocandidato dem presso la sede della Gazzetta amministrativa, ma addirittura assicurò al suo attuale avversario come minimo “una cinquantina di voti”.

    “Michetti è un civico e non ha mai avuto tessere di partito ed è stato scelto per quello che può e deve rappresentare”, ha detto il coordinatore regionale della Lega, Claudio Durigon, arrivato a Tor Bella Monaca alla chiusura della campagna elettorale del partito. “Michetti? Al primo turno darà dieci punti di distacco agli avversari”, taglia corto Matteo Salvini, non soffermandosi sul risultato dell’eventuale ballottaggio.

    Roberto Gualtieri, da parte sua, ieri è stato impegnato tra incontri con i cittadini e giri per mercati della Capitale, e ha chiuso la giornata con l’eurodeputato Massimiliano Smeriglio e la lista ‘Sinistra Civica Ecologista’. Un’incognita aleggia poi sulla corsa al Campidoglio: l’ipotesi di possibili alleanze Pd-M5s ai ballottaggi della prossima tornata di elezioni comunali lanciata dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Inca’.

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