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    Salvini spinge la candidatura di Casellati: “Se uno la chiama penso sia a disposizione”

    Credit: Ansa foto
    Di Sofia Gadici
    Pubblicato il 26 Gen. 2022 alle 12:52

    Matteo Salvini ha chiesto al centrosinistra “lealtà, velocità e concretezza”. Nella terza giornata di elezioni per il prossimo presidente della Repubblica l’accordo sembra ancora lontano.

    Ieri lo stato maggiore del centrodestra – Salvini, Meloni, Tajani, hanno reso pubblica la sua rosa di nomi. “Spero  – ha detto il leader del Carroccio – che Conte e Letta non si fermino solo ai no. Perché con i ‘no’ non si fa un buon servizio al Paese”.

    Oltre la rosa c’è, però, anche il nome di Maria Elisabetta Alberti Casellati: “La presidenti del Senato – ha detto su questo argomento Salvini – è la seconda carica dello Stato. È donna. Non ha bisogno che la sponsorizzi io. È lì. È stata eletta dalla maggioranza dei senatori per rappresentare il Paese. Non ha bisogno di essere candidata. Se uno la chiama penso sia a disposizione”.

    Un endorsement velato di Salvini che rafforza le voci sulla candidatura di Casellati. In ogni caso, oggi, dallo scrutinio non si attendono novità. Questa mattina Salvini ha incontrato gli esponenti della Lega – e poi anche Meloni e Tajani – e ha concordato di votare ancora scheda bianca. La votazione alla Camera è iniziata alle 11 e l’esito è atteso intorno alle 15.

    Su Casellati il presidente della regione Veneto Luca Zaia, presente anche lui a Montecitorio in veste di delegato regionale, non si è espresso: “Casellati? Per ora abbiamo i tre nomi annunciati ieri, vediamo quali saranno le evoluzioni”.

    In ultimo, sulla possibilità ancora in campo di eleggere Mario Draghi al Colle, Salvini ha espresso parole di scetticismo e timore: “Ci sarebbero settimane di confusione qualora Draghi lasciasse il governo e quindi si dovessero ricercare un nuovo Presidente del Consiglio, nuovi Ministri, nuove maggioranze sarebbe un problema lasciare l’Italia per settimane al buio con la crisi sanitaria, la crisi energetica, la crisi economica e la crisi dell’Ucraina. Non è che il nuovo premier vai qui in campo de’ Fiori e lo trovi”.

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