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    Secondo Salvini l’accusa di Mattarella sui profughi afghani non si riferiva alla Lega

    Di Marco Antonellis
    Pubblicato il 31 Ago. 2021 alle 08:13 Aggiornato il 31 Ago. 2021 alle 08:26

    Povero Salvini. Secondo lui il Capo dello Stato Sergio Mattarella con il suo durissimo “j’accuse” di Ventotene non si riferiva alla Lega. Ecco cosa ha detto il Presidente della Repubblica: “In questi giorni una cosa appare sconcertante e si registra nelle dichiarazioni di politici un po’ qua e là in Europa. Esprimono grande solidarietà agli afghani che perdono libertà e diritti” ma “‘che restino lì”, ‘non vengano qui perché non li accoglieremmo’. Questo – mette in chiaro il Presidente – non è all’altezza dei valori della Ue”.

    Non solo. Il Capo dello Stato stigmatizza l’atteggiamento dei politici europei, e quindi anche italiani, nei confronti dell’accoglienza dei migranti. “So bene che molti Paesi sono frenati da preoccupazioni elettorali contingenti ma così si finisce per affidare la gestione del fenomeno agli scafisti e ai trafficanti di esseri umani”.

    Ed ecco cosa ha detto ieri sera in una trasmissione televisiva il leader della lega Matteo Salvini: “L’Italia sta facendo molto più di tutti gli altri, quindi non penso che il presidente Mattarella si riferisse a noi” nel suo discorso a Ventotene sulle responsabilità nella gestione dei migranti. “Noi stiamo già accogliendo migliaia di donne e bambini in fuga dall’Afghanistan – ha spiegato – il problema non sono queste persone che rischiano la pelle per colpa di quei tagliagola islamici con cui quel genio di Conte e qualcuno del Pd vorrebbe dialogare. Il problema sono le centinaia di migliaia di immigrati clandestini che arrivano non scappando dalla guerra, ma che la guerra ce la portano in Italia”.

    A questo punto vale la pena spiegare al Capitano leghista a chi si riferiva il Capo dello Stato. Nell’ampia “collezione” del Quirinale ci sono finiti dritti dritti i “brexiter, gli americani isolazionisti…tutti quelli che non ci credono e osteggiano l’Europa” compresi i “frugali estremisti”. E, per sfortuna di Matteo, anche gli “iper-sovranisti”.

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