Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Politica
  • Home » Politica

    Governo, Salvini: “Ben 21 ministri, venghino signori venghino”

    Matteo Salvini in diretta

    In diretta su Facebook il vicepremier e ministro dell'Interno uscente commenta la nascita del nuovo governo Pd-M5s

    Di Maria Teresa Camarda
    Pubblicato il 4 Set. 2019 alle 18:46 Aggiornato il 4 Set. 2019 alle 19:05

    Salvini sul nuovo governo in diretta Facebook

    “Questo è il governo di 100 poltronari, non il governo degli italiani”. Il vicepremier e ministro dell’Interno uscente, Matteo Salvini, commenta in diretta Facebook la nascita del nuovo governo Pd-M5s. “Siamo già al lavoro, amici miei, non potranno scappare dagli italiani a lungo. Nel frattempo limitiamo i loro danni e ci prepariamo a tornare a vincere. Io non mollo!”, ha scritto. Ad aprire la crisi di governo, agli inizi di agosto, era stato proprio il leader della Lega, che aveva chiesto al capo dello Stato di indire nuove elezioni.

    Matteo Salvini | Diretta LIVE

    “Grazie agli uomini e alle donne in divisa. Li ho visti fino a oggi e mi hanno chiesto di non lasciarli. Ho detto loro che è solo un arrivederci”, ha esordito Salvini in diretta Facebook.

    “Primo record del nuovo governo: hanno moltiplicato le poltrone: I ministri sono 21, venghino signori venghino”, ha accusato. “Persone sbagliate al posto sbagliato. Ma guardiamoli: a occuparsi della salute degli italiani, Speranza, di Leu. Zero esperienza in sanità, ma andava a bordo delle navi delle Ong”, ha proseguito.

    Salvini ha commentato anche la prima proposta del ministro Fioramenti, del Movimento 5 stelle, incaricato per l’Istruzione: “Aumentare gli stipendi degli insegnanti tassando le merendine. Non è una ca*****, lo ha detto davvero”. Salvini se la prende anche con il suo ex collega di governo, Alfonso Bonafede: “Come non pensare di riconfermarlo? Ha fatto solo una riformina in un anno, ma è amico di Conte e quindi”.

    Si trattiene dagli insulti, perché Salvini dice da sempre di non voler parlare male di quelli con cui ha governato, ma quando parla dell’ex alleato Luigi Di Maio lancia una battuta: “Io invidio chi nello stesso mese di agosto riesce a essere prima ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico e subito dopo ministro degli Esteri. Degli Esteri”.

    “Ai Trasporti va Paola De Micheli, imprenditrice dei pomodori… Dalle conserve di pomodori alla Tav. Pensavo: peggio di Toninelli non si può fare. Mai dire mai”, prosegue l’ex ministro degli Interni. E proprio sul suo Ministero ha molto da dire: “Sono disposto a dare consigli, l’ho fatto per mesi e l’ho fatto bene, ma se dovessi capire che stanno riaprendo i porti e i fiumi dell’immigrazione clandestina, allora i sindaci della Lega, tutti, diranno di no”.

    “Io quando dico ‘mai col Pd’, pratico il ‘mai col pd’. Non sono come gli amici grillini che li hanno insultati in tutti i modi, a cominciare da Bibbiano, e poi ci vanno a governare insieme”, attacca ancora Salvini, affermando “orgoglioso che la Lega sia estranea a certi disastri”. “Era meglio chiamare al voto 60 milioni di italiani”, ripete.

    Il commento di Salvini

    Poco dopo la presentazione della lista dei ministri del Conte-bis al Quirinale, Salvini si era già espresso sul governo: “Un governo nato tra Parigi e Berlino e dalla paura di mollare la poltrona, senza dignità e senza ideali, con persone sbagliate al posto sbagliato”. Le parole di Salvini erano contenute in una nota arrivata subito dopo il discorso di Giuseppe Conte al Quirinale. “Lavoriamo come e più di prima, non potranno scappare dal giudizio degli Italiani troppo a lungo: siamo pronti, il tempo è galantuomo, alla fine vinceremo noi”, ha concluso Salvini.

     

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version