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    Governo M5S-PD, Marco Travaglio e il voto su Rousseau: “Dieci motivi per dire si”

    Il giornalista si dice a favore dell'esecutivo giallorosso

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 3 Set. 2019 alle 12:27 Aggiornato il 10 Gen. 2020 alle 19:21

    Governo M5S-PD, Marco Travaglio e il voto su Rousseau: “Dieci motivi per dire si”

    Dieci motivi per dire “Sì”: li ha elencati Marco Travaglio su Il Fatto Quotidiano, giornale di cui è direttore, nel giorno in cui è in programma il voto sulla piattaforma Rousseau per decidere se dare il via libera o meno al governo M5S-PD.

    Secondo il giornalista, in passato assai critico nei confronti del Partito Democratico, le due forze politiche dovrebbero governare insieme, principalmente per dieci motivi.

    Travaglio, che precisa di non poter votare non essendo iscritto alla piattaforma Rousseau, afferma comunque che, se ne avesse la possibilità, non avrebbe dubbi sul “Si” al Conte bis.

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    Secondo Travaglio, i 5 Stelle sono nati come coscienza critica del centrosinistra. Quando Romano Prodi era presidente del Consiglio, Beppe Grillo gli portò una serie di proposte per cambiare l’Italia e lo stesso Grillo, ricorda Travaglio, ha provato a candidarsi alle primarie del Partito Democratico.

    Travaglio, inoltre, elogia la figura di Conte, il quale secondo il reporter merita di restare a Palazzo Chigi, e anche alcune misure, care alla sinistra, incluse nella bozza di governo.

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    Le alternative al governo giallorosso, inoltre, non sono così rosee secondo il punto di vista di Travaglio. Le possibilità, infatti, sono due: elezioni e, dunque, un governo Salvini-Meloni-Berlusconi, che cancellerebbe alcuni provvedimenti come Reddito di Cittadinanza e Anticorruzione, o una riedizione dell’esecutivo gialloverde, che coprirebbe i pentastellati di ridicolo.

    In caso di elezioni, sottolinea Travaglio, difficilmente il Movimento 5 Stelle riuscirebbe ad aumentare i consensi ottenuti nel 2018. Anzi, probabilmente si ritroverebbe a essere la seconda o terza forza in Parlamento.

    Decimo e ultimo punto riguarda Salvini: “Fino a un mese fa Salvini era sempre tra i piedi e in prima pagina – scrive il giornalista – Ora sfugge ai radar. Chi lo rivuole in copertina?” si chiede Travaglio.

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