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    Quando Rocco Casalino diceva: “I poveri e gli immigrati puzzano” | Video

    La partecipazione di Rocco Casalino al reality Grande Fratello

    Il capo della comunicazione del M5s rilasciò un'intervista a dir poco controversa alla trasmissione televisiva Le Iene

    Di Luca Serafini
    Pubblicato il 24 Set. 2018 alle 12:40 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:11

    Rocco Casalino, l’ex Grande Fratello e attualmente capo della comunicazione del Movimento, alcuni anni fa aveva rilasciato delle dichiarazioni scioccanti sui migranti e i poveri al programma televisivo Le Iene.

    Siamo nel 2004, e Casalino viene intervistato dalla iena Marco Berry.

    Queste le sue parole sul presunto “differente odore” tra ricchi e poveri, nonché su quello degli immigrati: “II povero ha un odore molto più forte. Hai mai provato a portarti a letto un romeno o uno di questi paesi dell’est? Anche se si lava o si fa 10 docce continua ad avere un odore agro dolce, non so che cavolo di odore è Però lo senti”.

    “Il vero problema degli extracomunitari è proprio dei meno abbienti che vivono in zone invase dagli extracomunitari. Investiamo tantissimi soldi per rendere gli italiani civili, e invece poi abbiamo sta gente che non ha questo tipo di preparazione di base. Sta gente è tutta gente senza istruzione, noi li stiamo facendo entrare, è un pericolo”.

    Dichiarazioni pubbliche non esattamente all’insegna del politicamente corretto, per l’uomo che nel 2011 iniziò la sua ascesa nel Movimento Cinque Stelle.

    Prima una candidatura ritirata alle elezioni regionali in Lombardia, travolto dalle polemiche dei militanti del Movimento, poi la chiamata di Claudio Messora, dopo le elezioni politiche del 2013, per ricoprire il ruolo di responsabile per la comunicazione del M5s al Senato.

    Ecco il video in cui Casalino fa queste affermazioni su poveri e migranti:

    La richiesta di impeachment per Mattarella era un’idea di Casalino

    Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Foglio, l’idea di mettere in stato di accusa Mattarella dopo l’opposizione a Savona per il ministero dell’Economia sarebbe stata proprio di Rocco Casalino, assieme a Pietro Dettori, responsabile dei social media del M5s.

    I due hanno convinto Di Maio a proporre la messa in stato di accusa Mattarella, dopo che il presidente si è rifiutato di accettare la nomina di Paolo Savona come ministro dell’Economia.

    A rivelarlo, sono stati alcuni parlamentari 5 Stelle contrari alla mossa del loro leader.

    La proposta di mettere sotto accusa il presidente era venuta in realtà da Giorgia Meloni ed è stata poi ripresa da Luigi Di Maio, dietro consiglio di Casalino e Dettori.

    Il leader dei 5 Stelle ha poi ritirato la proposto, affermando che senza il sostegno di Matteo Salvini non era possibile procedere.

    In realtà, la messa in stato di accusa del presidente era osteggiata dalla maggioranza del Movimento.

    Leggi anche: Terza Repubblica, la spartizione dei poteri secondo il meccanismo Cencelli della DC

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