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    Reddito di cittadinanza: la data del pagamento e dell’accredito di agosto

    I pagamenti delle ricariche dovrebbero concludersi entro il 27 agosto

    Di Madi Ferrucci
    Pubblicato il 27 Ago. 2019 alle 13:52 Aggiornato il 27 Ago. 2019 alle 13:54

    Reddito di cittadinanza: la data dell’accredito e del pagamento

    Molti beneficiari del reddito di cittadinanza si stanno domandando qual’è la data prevista per il pagamento della ricarica di agosto. Andiamo dunque a vedere il calendario degli accrediti di questi ultimi giorni:  per chi ha presentato la domanda del reddito di cittadinanza a marzo, il pagamento della quinta ricarica è previsto tra il 24 e il 27 agosto, per le domande presentate ad aprile nello stesso intervallo temporale è previsto il pagamento della quarta rata. Ancora tra il 24 e i 27 chi ha presentato la domanda a maggio beneficerà della terza ricarica, mentre riceveranno la seconda ricarica coloro che hanno inivaito la domanda a giugno.

    Reddito di cittadinanza: la data del pagamento per chi ha presentato le domande a luglio e ad agosto

    Per chi invece ha presentato le nuove domande a luglio le disposizioni di pagamento per la distribuzione delle carte sono arrivate a partire dal 15 d’agosto e il primo pagamento è previsto sempre tra il 24 e il 27 dello stesso mese. Dal 15 settembre invece arriveranno alle poste le prime indicazioni per la distribuzione delle card con le nuove disposizioni di pagamento.

    Reddito di cittadinanza news: le ultime notizie di oggi martedì 27 agosto 2019

    Reddito di cittadinanza a rischio nel caso di un nuovo governo?

    Mentre i beneficiari del reddito di cittadinanza attendono il completamento dei pagamenti arrivano le prime rassicurazioni sul destino del sussidio nel caso di un nuovo governo M5S-Pd. I pagamenti sono al sicuro e la misura di sostegno al reddito dovrebbe restare sostanzialmente invariata anche nei prossimi anni. L’unica incertezza riguarda invece la cosiddetta “fase due” del reddito di cittadinanza che dovrebbe partire il 2 settembre.

    L’attuale crisi di governo sta ritardando l’entrata in vigore di alcuni provvedimenti attuativi. A settembre dovrebbero essere convocati i beneficiari del reddito per iniziare a costruire un primo percorso occupazionale. È prevista la firma del Patto per il Lavoro, con cui chi percepisce il reddito si impegna a valutare le offerte di lavoro che gli saranno fatte nei prossimi mesi. L’altro nodo irrisolto riguarda il decreto che deve stabilire qual documentazione debbano presentare i migranti che vogliono beneficiare del sussidio: l’Inps nell’attesa non ha ancora accettato le richieste.

    Cosa succede al Reddito di cittadinanza se il governo cade

    Chi sono i beneficiari del reddito di cittadinanza che saranno convocati a settembre

    Le convocazioni di settembre riguarderanno sia l’intestatario del reddito sia i membri del nucleo familiare che hanno superato i diciotto anni di età e che non sono iscritti ad un corso di studio. Saranno esonerati invece i disabili, le persone non autosufficienti, i beneficiari della pensioni di cittadinanza, gli ultrasessantacinquenni e i componenti della famiglia impegnati nella cura di bambini sotto i tre anni.

    Il Patto per il Lavoro prevede l’accettazione di almeno una delle tre offerte che saranno presentate al beneficiario del reddito, in caso contrario c’è il rischio di una perdita del sussidio. Nei primi 12 mesi la prima offerta sarà entro i 100 chilometri di distanza dalla residenza, la seconda entro i 250 chilometri e la terza invece riguarderà l’intero territorio italiano.

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