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    Recovery Plan, Conte: “Destineremo parte significativa delle risorse all’occupazione femminile”

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 14 Ott. 2020 alle 13:12

    Recovery Plan, Conte: “Ingenti risorse per occupazione femminile”

    Nei giorni scorsi diverse associazioni di donne avevano scritto a Giuseppe Conte per sollecitare l’attenzione del Governo sul tema dell’occupazione femminile: oggi il premier ha risposto alle loro richieste, promettendo che una parte “significativa” delle risorse del Recovery Plan saranno destinate proprio a quello. “Proprio con riguardo all’occupazione femminile – ha dichiarato il presidente del Consiglio nel suo discorso alla Camera, in vista degli incontri dei prossimi giorni in Consiglio europeo – accolgo senz’altro l’impegno contenuto nella risoluzione di maggioranza approvata ieri in quest’aula e assicuro che una parte significativa delle risorse” del Recovery Plan “sarà indirizzata con la massima determinazione al perseguimento di questo obiettivo”.

    Nei giorni scorsi, oltre alle lettere al premier, le associazioni femminili erano anche scese in piazza per sottolineare come le donne siano “un investimento strategico per la crescita del Paese”. Oggi è arrivata dunque la notizia che una porzione dei fondi europei sbloccati per avviare i programmi di rilancio post-pandemia da Coronavirus sarà destinata anche per politiche riguardanti le donne e il lavoro. “La debole dinamica demografica e della natalità che il Paese registra – ha continuato Conte – costituisce una dimensione prioritaria di intervento all’interno del piano: intendiamo promuovere l’occupazione femminile anche tramite agevolazioni per le donne e madri lavoratrici, definire un assegno unico universale per ogni figlio a carico, in raccordo con una più organica riforma fiscale, potenziare l’accesso ai servizi per la prima infanzia favorendone in particolare il riequilibrio territoriale”.

    Nel frattempo, nella prossima legge di Bilancio dovrebbe rientrare appunto il tema delle madri-lavoratrici, con dei provvedimenti che portino a una decontribuzione al momento del rientro in ufficio dopo la nascita, in modo da poter aumentare l’importo dell’assegno della lavoratrice. Si muove qualcosa anche riguardo all’assegno unico universale per i figli a carico, visto che il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha dichiarato che inizieranno probabilmente a vedersi i primi cambiamenti a partire dalla seconda metà del 2021.

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