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    Quirinale, Letta: “Propongo un patto di legislatura con un Presidente super partes”

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 15 Gen. 2022 alle 11:22

    “Responsabilità è l’atteggiamento col quale ci stiamo muovendo. In tanti ci stanno dicendo: mettete in campo anche voi una candidata o un candidato. Nel momento in cui in Parlamento c’è una unione di minoranze, mettere in campo nomi significa bruciarli, essere oggetto di veti da parte di altre parti politiche”: lo dice il segretario del Pd Enrico Letta aprendo la direzione Pd nella sala “David Sassoli” sottolineando che la presidenza della Repubblica “non è di proprietà del centrodestra”.

    “Stiamo per assumere decisioni e scelte molto importanti, che hanno a che fare con un passaggio della vita politica del nostro paese che capita poche volte in un quinquennio, un settennato, un decennio, dalle scelte che faremo nelle prossime ore dipenderà il futuro del nostro Paese. La discussione avverrà in totale trasparenza. Fare troppi nomi per il Colle equivale a bruciarli e che le elezioni per il 2022 non sono da considerare. E “Vogliamo un presidente che dia l’incarico a chiunque vinca nel 2023”.

    “Stiamo per assumere decisioni e scelte molto importanti, che hanno a che fare con un passaggio della vita politica del nostro paese che capita poche volte in un quinquennio, un settennato, un decennio, dalle scelte che faremo nelle prossime ore dipenderà il futuro del nostro Paese. La discussione avverrà in totale trasparenza”.

    “La proposta che faccio è rivolta a tutte le forze politiche, sia ai nostri alleati, sia a coloro che hanno chiuso le porte al dialogo, scelta sbagliata: noi vogliamo riaprire le porte per il bene del Paese – prosegue Letta – . Proponiamo un’iniziativa che crei un patto di legislatura per completarla nei tempi naturali, fatto di tre punti: l’elezione di un o una presidente della Repubblica istituzionale, super partes, di garanzia per tutti; la scelta forte di dare energia perché i prossimi 14 mesi di governo siano efficaci in continuità ma con rinnovata energia; completare le riforme per la buona politica”.

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