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    Quanto guadagna Alessandro Pagano, lo stipendio del deputato della Lega che ha definito Silvia Romano “terrorista”

    Foto da video della Camera dei Deputati
    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 13 Mag. 2020 alle 15:51 Aggiornato il 13 Mag. 2020 alle 17:21

    Quanto guadagna Alessandro Pagano, lo stipendio del deputato della Lega

    Ha 60 anni, è siciliano e originario della provincia di Caltanissetta il deputato della Lega Alessandro Pagano che in aula alla Camera ha pronunciato frasi shock su Silvia Romano, la cooperante milanese liberata dopo 18 mesi di prigionia in Africa, da lui definita una “neo-terrorista”. Laureato in Economia e Scienze Bancarie presso l’Università di Messina, l’onorevole del Carroccio può vantare una lunga esperienza politica e parlamentare.

    Quanto guadagna

    Ma quanto guadagna un deputato come Alessandro Pagano? Qual è il suo stipendio? L’importo netto dell’indennità parlamentare, che viene corrisposto per 12 mesi , è pari a 5.246,54 euro, a cui devono poi essere sottratte le addizionali regionali e comunali, la cui misura varia in relazione al domicilio fiscale del deputato. Se si tiene conto del valore medio delle imposte addizionali, l’importo netto mensile dell’indennità parlamentare risulta pari a circa 5mila euro.

    I 5mila euro vanno considerati come cifra netta determinata sulla base dell’importo lordo di 10.435 euro, sul quale sono effettuate le dovute ritenute previdenziali, assistenziali e fiscali, come IRPEF e addizionali. Per i deputati che svolgono un’altra attività lavorativa, l’importo netto è di circa 4.750 euro, che corrispondono a 9.975 euro lordi.

    Chi è: la biografia

    Alessandro Pagano è nato il 12 giugno 1959 a San Cataldo, in provincia di Caltanissetta. Laureatosi in Economia e Scienze Bancarie presso l’Università di Messina, ha iniziato presto la sua attività politica. Prima per la Dc, poi dal 1994 per Forza Italia.  Il primo importante incarico arriva nel 1996, elettro deputato all’Assemblea regionale siciliana nel collegio di Caltanissetta. Fino al 1998 è stato per due anni assessore regionale alla Sanità nella giunta di centrodestra.

    Nel 2001 la seconda elezione all’Ars e i nuoci incarichi, prima assessore al Bilancio e poi ai Beni Culturali nella prima giunta guidata da Salvatore Cuffaro, fino al 2006. Nel 2006 arriva la terza elezione. Per due anni è responsabile organizzativo di Forza Italia in Sicilia. Risale al 2008 l’ingresso in Parlamento, eletto alla Camera dei deputati nella circoscrizione Sicilia 1 nelle liste del Popolo delle Libertà. A Montecitorio diventa componente della Commissione Finanze e più avanti capogruppo PdL in Commissione Bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza.

    Nel 2013 arriva la conferma e successivamente il passaggio al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano. Nella nuova formazione centrista resterà fino al 2016, con il dissenso sulla nuova legge sulle unioni civili approvata dal governo Renzi e sostenuta dai centristi. Abbandona Ncd e passa a Noi con Salvini, il movimento politico associato alla Lega presente nelle regioni del Sud. Diventa coordinatore del partito nel versante occidentale della Sicilia,. Nel 2018 viene eletto per la terza volta alla Camera dopo essere stato candidato nelle liste del Carroccio.

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