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    Proposta di legge contro l’omotransfobia, al via l’iter: ecco cosa prevede

    Giovedì 24 ottobre inizierà l'iter di approvazione in Commissione alla Camera

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 18 Ott. 2019 alle 19:57

    Proposta di legge contro l’omotransfobia, al via l’iter

    La proposta di legge contro l’omotransfobia è stata incardinata in Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati, dove giovedì 24 ottobre inizierà l’iter di approvazione. Lo ha annnunciato oggi il deputato Pd Alessandro Zan, primo firmatario e relatore della proposta.

    “Ringrazio tutte le colleghe e i colleghi deputati – ha affermato oggi Zan in una nota – che hanno sottoscritto la proposta. Sono certo che da parte di tutti i partiti di maggioranza ci sarà totale collaborazione per far approvare il testo: l’obiettivo è il medesimo. Il nuovo esecutivo è nato all’insegna della discontinuità con l’esperienza gialloverde. La Lega di Salvini nel governo precedente aveva fatto dell’odio e del sessismo una bandiera, anche con la partecipazione al Congresso di Verona dello scorso marzo di ben tre ministri”.

    “La discontinuità quindi – ha concluso il parlamentare Dem – si conferma anche sui diritti civili ed è un’ottima notizia per un Paese che vuole essere sempre più giusto, civile e solidale. Al lavoro per colmare un vuoto e un ritardo enorme rispetto ai grandi Paesi Europei”.

    Cosa dice la proposta di legge Zan su omofobia e trasnfobia

    La proposta di legge di Zan sull’omotransfobia è composta di due articoli. Il testo che accompagna gli articoli spiega: “Il primo interviene sull’articolo 604-bis, estendendo innanzitutto le condotte delittuose ivi previste anche alle ipotesi di discriminazioni, violenze o provocazione alla violenza, dettate da motivi di orientamento sessuale e identità di genere; l’articolo 604-bis è inoltre integrato attraverso la previsione del divieto di costituire un qualsiasi ente che preveda finalità di violenze o discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere; il
    secondo interviene, invece, apportando modifiche all’articolo 604-ter, stabilendo che la circostanza aggravante ivi prevista si estende ai reati commessi in ragione dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere della vittima”.

    “Con questa proposta di legge – si legge ancora – anche l’ordinamento italiano si potrà dotare di uno strumento di protezione della comunità Lgbti, intesa come collettività composta da soggetti che possono essere particolarmente vulnerabili, in linea con una visione più moderna e inclusiva della società e nel tentativo di realizzare quella pari dignità che la Costituzione riconosce a ciascuna persona”.

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