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    Raduno di Pontida della Lega, Salvini: “Non possono scappare dal voto all’infinito. Conte traditore”

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 15 Set. 2019 alle 08:22 Aggiornato il 10 Gen. 2020 alle 19:26

    Pontida 2019, torna il tradizionale raduno della Lega. Salvini: “Il più partecipato di sempre”

    “La forza di essere liberi!”. È questo lo slogan del raduno di Pontida 2019, che come ogni anno si è tenuto sul grande pratone di proprietà del Carroccio, sulla strada provinciale che collega Lecco e Bergamo. L’annuale raduno della Lega ha ospitato, secondo gli organizzatori, oltre 80mila persone.

    Credit: Charlotte Matteini

    Il discorso di Salvini al raduno di Pontida

    Il leader della Lega Matteo Salvini è arrivato intorno alle 10 a Pontida per il tradizionale raduno del Carroccio.

    Alle 13,50 Matteo Salvini ha iniziato a parlare dal palco. “Siete uno spettacolo, grazie di cuore”, ha detto Matteo Salvini dal palco. “Se fate così mi commuovete e non continuo”, ha detto Salvini alla platea che lo acclamava al grido di “Matteo, Matteo”.

    “Tenetevi la poltrona, lasciateci la dignità. L’odio non regna a Pontida”, ha detto il leader della Lega, citando Conte, Renzi e Di Maio.

    Credit: Charlotte Matteini

    “Vi invito a essere determinati, coraggiosi ed esercitare la giusta pazienza. Questi possono scappare dal voto per qualche tempo ,ma non all’indfinito, poi toccherà a noi. Rispondiamo col sorriso a chi provoca, minaccia e vuole imbavagliare un popolo e un’idea. Il sorriso di chi sa di essere nel giusto. L’Italia non chiede l’elemosina ma un futuro di lavoro per i suoi figli”.

    “Sfidiamo i traditori chiusi nei palazzi”, ha detto Salvini. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, “un servitore di due padroni, presidente buono per tutte le stagioni. ma noi da questo palco predichiamo, mai a sinistra e mai col Pd, nemmeno in cambio di mille poltrone”.

    “È una delle Pontida più belle di sempre. L’Italia unita nel nome dell’onore. La Pontida di oggi guarda avanti, con il coraggio di essere liberi. Il popolo italiano non è schiavo di nessuno. I sussurri con Merkel e Macron li lasciamo ai traditori del popolo italiano”, ha proseguito Salvini.

    Salvini ha ribadito l’apertura della Lega agli elettori degli altri partiti. “È il momento di aprire le porte della Lega agli italiani di buona volonta’ schifati dal tradimento di chi ha svenduto il Paese”.

    Salvini si è scagliato contro Carola Rackete. “Da una parte la libertà e il coraggio e il patriottismo di Oriana Fallaci, dall’altra i sostenitori di una viziatella comunista come Carola Rackete”. Lo ha detto Matteo Salvini a Pontida. “Una che ha rischiato di uccidere 5 militari in servizio, che tristezza!”, ha aggiunto.

    Salvini nel suo discorso dal palco di Pontida ha parlato delle prossime elezioni regionali. “Stanno preparando un ritorno al passato, l’unico ritorno che ci interessa è il ritorno al futuro, alla chiarezza. Umbria, Calabria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Campania, Puglia, Liguria, Veneto. Vin-ce-re!”.

    Salvini ha ringraziato Umberto Bossi e Roberto Maroni, che non hanno “mai smesso di crederci”. “Meglio perdere un poltronaro, e far entrare nella Lega gente di buona volontà”.

    E dà appuntamento al 19 ottobre a Roma, per la “Festa dell’orgoglio nazionale”, ha detto Salvini. “Vi aspetto tutti, col sorriso”.

    Salvini ha poi detto di contare di tornare presto a fare il ministro dell’Interno, e riprendersi i ministeri persi con gli interessi.

    Qui un commento dell’inviata di TPI a Pontida, Charlotte Matteini:

    Che cos’è il raduno di Pontida

    Ma che cos’è il Raduno di Pontida?

    Si tratta dell’annuale ritrovo politico dei membri e dei simpatizzanti della Lega. È dedicato allo storico Giuramento di Pontida che secondo la tradizione (la storiografia non ha mai confermato questo episodio) è avvenuto il 7 aprile 1167. Quel giuramento portò alla nascita la Lega Lombarda contro Federico I Barbarossa.

    La prima edizione del raduno si tenne nel comune di Pontida, in provincia di Bergamo, il 20 maggio 1990. Il luogo scelto era quello del “sacro suolo”, un pratone lungo la statale 342, tra Lecco e Bergamo. A inaugurare la tradizione di questo raduno fu Umberto Bossi. Sul pratone venne issata la bandiera della Padania e suonato il Va, pensiero di Verdi, inno della Padania.

    Durante la manifestazione prendono la parola i principali leader del partito.

    Il raduno è l’occasione per riunire tutta la comunità leghista, tra svago e proclami politici.

    Che cos’è il raduno di Pontida della Lega e qual è la simbologia che c’è dietro
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