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    “Caro TPI, sì è vero, sono un metallaro in pa-Pillon”: parla il senatore leghista

    Il senatore della Lega Simone Pillon. Credit. ANSA / LUIGI MISTRULLI
    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 27 Nov. 2021 alle 16:39 Aggiornato il 27 Nov. 2021 alle 16:43

    Pillon risponde a TPI e ammette di essere un metallaro: dopo la rivelazione, pubblicata sul nuovo numero del nostro settimanale, in cui, in merito alla querelle con i Maneskin, veniva svelato il lato hard rock del senatore leghista, l’esponente del Carroccio ha pubblicato un post sul suo profilo Facebook, in cui ha confermato ciò che abbiamo scritto in merito ai suoi gusti musicali.

    “Ebbene sì – ha scritto Pillon – Confermo le indiscrezioni di questi giorni. Amo la musica, la buona musica, e quando ho qualche minuto vado ad ascoltarmi un 33 giri o meglio ancora suono e canto qualche brano accompagnandomi con la chitarra acustica o la tastiera”.

    “Mi piace sia la musica classica che quella moderna. Bach, Reger, Haendel, Debussy, Charpentier ma anche Mozart e Beethoven, Verdi, Puccini e molti altri” continua ancora il senatore leghista.

    “Amo anche brani del rock classico come ad esempio Nothing else matters dei Metallica o Wind of change degli Scorpions. Trovo notevoli alcuni brani dei Queen, degli Europe, o dei Police”.

    “Niente male anche Heaven di Brian Adams e molti brani degli U2. Ascolto e suono di buon grado qualcosa degli Oasis, dei Guns and Roses e dei Connels. Anche Sultans of swing trova spazio nella mia playlist, con gli inarrivabili Dire Straits” aggiunge l’esponente del Carroccio.

    “Trovo il panorama italiano interessante e variegato, con molti artisti di buon livello come Venditti, Baglioni, Vecchioni o De Gregori e geni come Franco Battiato, Fabrizio De Andrè o Lucio Dalla”.

    “Dite quel che vi pare, e so che lei mi odia, ma a me piacciono sia la voce sia molte delle canzoni di Fiorella Mannoia. Per esempio il brano Che sia benedetta è davvero un buon mix tra poesia e melodia, come pure la ballata Il cielo d’Irlanda che viene benissimo suonata con flauto e fisarmonica”.

    “Intendiamoci, c’è anche tanta robaccia, ma anche la musica contemporanea ha tante buone espressioni, sia dal punto di vista tecnico-melodico che sotto il profilo artistico” sottolinea Pillon.

    “In Italia un gruppo pop che secondo me aveva buone potenzialità erano Thegiornalisti, e mi è spiaciuto quando Paradiso (denominato in un primo momento Marco anziché Tommaso, errore poi successivamente corretto) ha lasciato la band nel 2019. Tiziano Ferro sotto il profilo musicale è oggettivamente bravo, e ascolto volentieri anche Colapesce”.

    “Molti altri stanno producendo brani niente male. Nel panorama internazionale attuale seguo Ed Sheeran e diversi altri. Molti di questi artisti hanno orientamento politico e gusti privati lontani dai miei”.

    “E allora? – scrive ancora Pillon – A differenza di chi mi attacca, so riconoscere i meriti di quelli che non la pensano come me. Anche la musica liturgica offre ottimi spunti, dai corali di Frisina alle belle canzoni di Marco Mammoli e Debora Vezzani”.

    “Detto questo – conclude il senatore leghista – come ho già avuto modo di dire, quando sono di ottimo umore e ho a disposizione un organo decente adoro suonare il corale di Johann Sebastian Bach intitolato Jesus bleibet meine freude. Provate ad ascoltarlo anche voi. Profuma di cielo”.

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