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    Chi è Paolo Arata, l’imprenditore vicino alla Lega arrestato oggi per corruzione

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 12 Giu. 2019 alle 08:02 Aggiornato il 12 Giu. 2019 alle 08:54

    Paolo Arata chi è | Il rapporto con Armando Siri | Paolo Arata e la Lega | Francesco Arata | Federico Arata | Corruzione | Vito Nicastri | Matteo Messina Denaro

    Paolo Arata chi è | Paolo Arata, imprenditore indagato per concorso di corruzione con Siri, è stato arrestato questa mattina, 12 giugno 2019. Il suo nome era divenuto famoso in seguito al Caso Siri, il sottosegretario leghista indagato per corruzione [qui il riassunto dell’intero caso Siri]. Arata è un imprenditore ex deputato di Forza Italia.

    Insieme a Paolo Arata, è stato arrestato anche il figlio Francesco. Arata ha anche un altro figlio, Federico, che era stato assunto a Palazzo Chigi da Giancarlo Giorgetti per una consulenza.

    Su Paolo Arata la Dia di Palermo stava indagando da molto tempo, a causa dei suoi presunti rapporti con Vito Nicastri, imprenditore nel campo dell’Eolico, considerato vicino all’entourage del superlatitante mafioso Matteo Messina Denaro.

    Le accuse con cui è stato arrestato sono di corruzione, autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni e di essere soci occulti dell’imprenditore trapanese dell’eolico Vito Nicastri, ritenuto dai magistrati tra i finanziatori della latitanza del boss Matteo Messina Denaro.

    Paolo Arata chi è: i rapporti con la Lega

    E Paolo Arata sarebbe legato a doppio filo con la Lega. Secondo le accuse dei pm, l’ormai ex sottosegretario Siri avrebbe ricevuto una mazzetta da 30mila euro per inserire una specifica norma nel Def 2018, su pressione proprio di Paolo Arata, responsabile del programma della Lega sull’Ambiente, proprio per favorire Nicastri.

    “Non ho nella Lega alcun ruolo politico, non sono amico di Matteo Salvini. L’ho incontrato solo una volta in occasione del convegno al quale ero stato invitato come relatore insieme ad altri sette esperti, proprio per le conoscenze tecniche che ho nel settore energetico e ambientale”, dice di lui stesso Paolo Arata, come riferisce Agi.

    “Non ho amici nella Lega”, specifica in un’intervista esclusiva al Corriere della Sera.

    Ma sul suo rapporto con Armando Siri, della Lega, dice: “Ho sempre avuto un rapporto di stima ed amicizia, e sebbene la nostra frequentazione sia iniziata solo un paio di anni fa, l’ho potuto apprezzare per le sue capacità intellettuali e politiche. Adesso sono veramente costernato per quello che sta subendo senza colpa, mortificato perché è stato ingiustamente rimosso dal governo”.

    Arata conobbe Siri in un incontro a Milano, prima ancora che diventasse senatore.

    Paolo Arata e Vito Nicastri

    Al centro delle indagini dei pm vi erano i rapporti di Arata con Vito Nicastri, conosciuto come “il re dell’eolico” o “signore del vento” siciliano. Nicastri è ai domiciliari dal 2018 ed è considerato un fedelissimo del boss trapanese Matteo Messina Denaro, di cui avrebbe finanziato la latitanza. Era evaso dai domiciliari e successivamente tornato in carcere.

    Il pm della dda di Palermo Gianluca De Leo aveva chiesto per Nicastri la condanna a 12 anni di carcere per concorso in associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni, dopo che in passato gli era stato sequestrato un patrimonio economico di un miliardo e 300 mila euro.

    L’imprenditore 62enne, originario di Alcamo, con interessi enormi nel campo dell’energia eolica, ha rapporti anche con la mafia calabrese di Platì, San Luca e Africo.

    L’imprenditore è coinvolto anche nell’inchiesta della procura di Roma che coinvolge il sottosegretario Armando Siri.

    Paolo Arata è il punto di congiunzione tra Armando Siri e Vito Nicastri.

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