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    De Micheli a TPI: “Mi candido perché ho la voglia di cambiare. Parlare solo di alleanze significa essere subalterni”

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 6 Ott. 2022 alle 18:07 Aggiornato il 7 Ott. 2022 alle 00:57

    “Mi candido alle primarie perché ho le idee, la grinta, l’esperienza e la voglia di cambiare, che credo sia idonea per questo tempo del Pd”, così la deputata dem Paola De Micheli a Tpi a margine della direzione nazionale del Pd (durata oltre sette ore), la prima dopo la sconfitta elettorale. De Micheli, ministra delle Infrastrutture e Trasporti nel governo Conte II, ha confermato la volontà di candidarsi alle primarie, anche se ufficialmente nessuno dei papabili ha formalizzato la propria decisione durante la direzione dem.

    Ho la tranquillità di una donna molto convinta“, continua De Micheli. “La mia candidatura non è una corsa in solitaria, ci sono tante persone con me del partito a livello territoriale, elettori. Questa candidatura è una cosa seria, vera, profonda, sono disponibile come in tutte le cose che fino ad adesso nel bene e nel male ho crcato di fare”, aggiunge.

    Parità di genere? “Fondamentale”, aggiunge la ex ministra. “Letta fino a quando traghetterà il partito al congresso deve farsi carico di questo problema, che non è più eludibile”. Sulle alleanze afferma: “Credo che prima dobbiamo fare il congresso, il nostro percorso, mentre facciamo seria opposizione, decidendo di volta in volta da chi farci sostenere dentro l’opposizione parlamentare, ma ci arriveremo un minuto dopo le nostre decisioni perché deciderle prima o renderle unico oggetto della discussione significherebbe essere subalterni”, conclude.

     

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