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    Adesso anche Palazzo Chigi vuole il cambio dei vertici Rai: stop alla proroga di Salini e Foa

    Il Cavallo morente di Francesco Messina nella sede Rai di viale Mazzini, Roma. Credit: ANSA
    Di Marco Antonellis
    Pubblicato il 6 Mar. 2021 alle 19:29 Aggiornato il 6 Mar. 2021 alle 19:38

    Dopo la “botta” del festival di Sanremo che peserà moltissimo anche sui futuri introiti pubblicitari (“con Rai Uno ci paghiamo anche tutti gli altri canali” il refrain) per i vertici di viale Mazzini è in arrivo il definitivo colpo del ko: anche dalle parti di Palazzo Chigi non ne vogliono sapere di prorogare gli attuali vertici – che invece speravano in un aiutino dall’alto” utilizzando a pretesto lockdown e semestre bianco per tirare a campare ancora qualche mese – tanto più dopo che la commissione di vigilanza Rai all’unanimità ha mandato una lettera ai due presidenti di camera e senato per chiedere l’avvio delle procedure di rinnovo del Cda: “Il Governo curerà la partita del rinnovo, del rilancio e riorganizzazione della Rai…” spiegano ambienti di palazzo Chigi.

    Ma c’è una preoccupazione in più: che possa comunque essere il Cda in scadenza a preparare i palinsesti del prossimo anno. Un rischio, spiegano in Transatlantico, che si vuole assolutamente scongiurare. Intanto, mentre si fa sempre più complicata la posizione del direttore di Rai Uno Coletta per via degli ascolti insoddisfacenti (e il flop di Sanremo non aiuta) da viale Mazzini spiegano che potrebbero esserci cambiamenti in vista per la prossima stagione di Agorà su RaiTre: con il cambio di inquilino a palazzo Chigi si sta pensando ad una nuova conduzione al posto della Costamagna.

    Probabile anche il ritorno di Vicaretti ad Agorà Estate. Novità in vista anche per Titolo V: come già anticipato il programma da settimana era fortemente a rischio e nonostante i tentativi di “rianimazione” ora a viale Mazzini si parla di chiusura definitiva il prossimo 26 marzo. Grandi cambiamenti in arrivo l’anno prossimo per Uno Mattina: il programma verrà suddiviso in due fasce orarie. Dalle 7 alle 8:30 la trasmissione sarà sotto l’egida della testata giornalistica mentre dalle 8:30 alla 10 passerà sotto la direzione della Rete. Questo è lo scotto da pagare per via dei non facili rapporti interni a Saxa Rubra. Intanto, Gennaro Sangiuliano, unico direttore Rai in possesso di PhD (un dottorato di ricerca) dopo la recente uscita della biografia di Reagan (che segue quelle di Putin, Hillary Clinton, Xi Jinping) sta per pubblicare un manuale universitario di Storia dell’economia.

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