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    Roma, Cirinnà: “Il Pd aspetta un big che non arriva. Mi candido a fare la sindaca”

    Credit: Ansa
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 10 Set. 2020 alle 17:39 Aggiornato il 10 Set. 2020 alle 18:09

    La senatrice Pd Monica Cirinnà ha annunciato che si candiderà come sindaca di Roma, annunciando che intende presentarsi alle primarie del centrosinistra per scegliere il candidato alla guida della Capitale. “Siccome stanno tutti fermi, dicono fino alle regionali, ma poi verranno i giorni per attutire i colpi e i contraccolpi, poi quelli della riflessione, infine chissà che altro, io venerdì parto per un giro d’ascolto della città”, ha annunciato l’esponente dem in un’intervista a Repubblica.

    “Io non cerco poltrone né uno stipendio”, spiega Cirinnà, famosa per le sue lotte in difesa delle coppie gay e delle donne. “Trovo anzi pericolosa la spasmodica caccia fatta nelle segrete stanze al candidato magico, che qualcuno chiama di prima fascia, ritenendo possa essere l’unto dal Signore. Sono una donna libera e come tale intendo correre alle primarie, se ci saranno, per mettere al servizio di Roma 20 anni trascorsi in consiglio comunale e 7 in Senato”.

    La senatrice dice che il suo tour si concentrerà su tre grandi temi. “Manutenzione e rigenerazione. Lavoro e sviluppo. Visione e futuro, mortificati dal M5S che ha spento Roma, cancellandola da tutti gli eventi internazionali. A cominciare dalle Olimpiadi”.

    Sui nomi di altri possibili candidati che circolano in queste ore, tra cui spicca quello del presidente del Parlamento europeo David Sassoli, Cirinnà dice: “Tutte persone eccellenti, che stanno facendo lavori enormi, in Europa, e ai quali possiamo dire solo grazie. Ma il messaggio che si manda è devastante perché se poi non trovi il candidato di prima fascia e devi fare le primarie, vuol dire che quelli che si cimentano sono brocchi, seconde scelte. Non esattamente il viatico migliore per riconquistare Roma”.

    Per quanto riguarda gli sfidanti di destra, invece, Cirinnà dice: “In realtà un sogno nel cassetto ce l’ho. Com’è accaduto a Parigi sarebbe bella una sfida tutta al femminile. Le donne hanno meno brutalità, più testa e contenuti”. Poi la frecciata all’attuale sindaca di Roma: “A eccezione di Raggi che si è rivelata un disastro, sono anche più brave”.

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