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    Alpini, Roberto Fico: “Siamo un Paese maschilista. Chi ha subito molestie denunci”

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 13 Mag. 2022 alle 11:20

    Siamo un Paese troppo maschilista. Quello che è accaduto a Rimini è inaccettabile. Frasi e molestie non possono essere sottovalutate ed è necessario che tutte le donne che hanno subito molestie, fisiche o psicologiche, vadano a denunciare. Le istituzioni, ed io personalmente, sono con loro”, così il presidente della Camera Roberto Fico sulle molestie commesse dagli Alpini in occasione dell’annuale adunata di Rimini, raccontati da centinaia di ragazze e al vaglio delle forze dell’ordine dopo le prime denunce. Ma il “catcalling” non è punito per legge in Italia. Così l’Associazione Non Una di Meno, che ha raccolto le prime testimonianze delle vittime, ha lanciato un appello affinché si avvii una riflessione in questo senso. “Sia l’occasione per una riflessione più ampia su come le molestie verbali siano considerate la normalità e quanto sia difficile ribellarsi a questo”, dichiara un esponente dell’Associazione femminista, Marta Lovato.

    Intanto, in occasione della prossima adunata di Udine, l’opinione pubblica si divide tra chi vorrebbe sospendere del tutto questi raduni – la petizione lanciata online per chiedere di annullare gli eventi in programma è arrivata a 18mila firma – e chi invece crede che gli episodi rappresentino comunque una minoranza di “mele marce”. “Sospendere l’adunata di Udine sarebbe come arrendersi a un pugno di violenti”, ha dichiarato la presidente del gruppo Pd alla Camera, Debora Serracchiani, ex presidente del Friuli Venezia Giulia. “Io non voglio rassegnarmi a credere che nella società, nell’associazionismo e nel corpo degli alpini, manchino le forze per isolare e reprimere personaggi e atti ignobili. Si alzino le voci delle donne molestate, con cui siamo solidali. Le mele marce vanno tolte di mezzo, si individuino quei bestioni, ma gli alpini sono altro da quei fatti di Rimini”. ha aggiunto la ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti.

    Ieri il presidente nazionale dell’associazione Alpini Sebastiano Favero ha chiesto scusa alle ragazze molestate, ribadendo però che quello che è successo “è opera di un piccolo numero”. “Fermare le adunate sarebbe un torto gravissimo alla maggioranza. Il nostro impegno è far sì che non avvenga più in futuro, dobbiamo avere maggiore sensibilizzazione, di fronte a casi del genere non bisogna girarsi dall’altra parte”. Se si trovasse di fronte a una delle ragazze molestate, le chiederebbe scusa, ha detto. “E le direi che chi si è comportato in quel modo non è un vero alpino”.

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