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    Il mistero sul nuovo direttore de Il Giornale e l’operazione Angelucci-Feltri-Sallusti

    Di Marco Antonellis
    Pubblicato il 28 Mag. 2021 alle 18:15 Aggiornato il 29 Mag. 2021 alle 07:37

    C’è ancora incertezza per la successione ad Alessandro Sallusti alla guida del Giornale. A quasi due settimane dalla clamorosa fuoriuscita dell’ex direttore dal portone di via Negri, sotto la Madonnina, sembrano essersi improvvisamente accesi degli appetiti editoriali. Vittorio Feltri, in una intervista al Corriere della sera, ha rivelato che a portare Sallusti al timone di Libero è stato lui.

    Ma perché lo stallo per trovare un direttore al Giornale? I più maliziosi sostengono che possa essere dovuto a possibili ‘sondaggi’ riguardanti la proprietà del Giornale (considerato il pezzo pregiato dell’editoria di centrodestra); c’è chi guarda a Maurizio Belpietro, chi agli Angelucci tanto che c’è chi ritiene che il pranzo a tre dei giorni scorsi Angelucci-Feltri-Sallusti sia servito anche per fare un pensierino sull’operazione. Che lo stallo sulla scelta del nuovo direttore del Giornale sia dunque dovuto all’attesa di eventuali manifestazioni d’interesse? Anche l’arrivo di Ernesto Mauri (ex Ad del gruppo Mondadori) voluto espressamente dalla famiglia Berlusconi per rimettere in sesto i conti lascia la porta aperta ad ogni possibile ipotesi.

    Nell’attesa a firmare il Giornale resta Livio Caputo. E l’incontro dei due Mattei, Matteo Renzi e Matteo Salvini avvenuto, a quanto Tpi è in grado di rivelare proprio a casa degli Angelucci, in occasione del compleanno di Giampaolo (gli Angelucci sono stati visti conversare a lungo con i due Mattei) non fa che rinfocolare le indiscrezioni.

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