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    Il ministro Cingolani apre al nucleare: “Follia non considerarlo, no agli ambientalisti radical chic”

    Credit: Ansa foto
    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 2 Set. 2021 alle 09:17

    L’energia nucleare non deve rappresentare un tabù, soprattutto ora che “si stanno affacciando tecnologie di quarta generazione, senza uranio arricchito e acqua pesante: ci sono Paesi che stanno investendo su questa tecnologia, non ancora matura, ma prossima a esserlo”. A riaprire il tema sull’energia atomica è il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.

    Nel suo intervento all’apertura della Scuola di formazione politica “Meritare l’Europa” a Ponte di Legno in un evento organizzato da Italia Viva, il ministro ha avvertito che “nell’interesse dei nostri figli è vietato ideologizzare qualsiasi tipo di tecnologia. Stiamo ai numeri, quando saranno disponibili prenderemo le decisioni”.

    “Il mondo è pieno di ambientalisti radical chic ed è pieno di ambientalisti oltranzisti, ideologici: loro sono peggio della catastrofe climatica verso la quale andiamo sparati, se non facciamo qualcosa di sensato. Sono parte del problema, spero che rimaniate aperti a un confronto non ideologico, che guardiate i numeri. Se non guardate i numeri rischiate di farvi male come mai successo in precedenza”, ha detto Cingolani.

    “Per Cingolani gli ambientalisti sono radical chic e peggio della catastrofe climatica. Mai un ministro della Repubblica si è espresso con tanta sconsideratezza e assenza di rispetto per una comunità di persone nel nostro Paese”. Lo dichiara il co-portavoce nazionale di Europa Verde, Angelo Bonelli. “Cingolani insulta il mondo ecologista – ha proseguito Bonelli – e ha aperto una campagna di paura contro la transizione ecologista, per fermare la modernizzazione e difendere gli interessi delle lobby del petrolio”. “A proposito di ecologisti e radical chic – ha concluso Bonelli -, al ministro Cingolani dico che il sottoscritto è nato e cresciuto a Casal Bernocchi, quartiere popolare di Roma. Lui ci dica invece chi lo ha voluto a fare il ministro, per fermare la transizione ecologica e riproporre il nucleare bocciato dal referendum degli italiani”.

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