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    Milano diventa “smoke-free” e si prepara a una campagna elettorale sempre più verde

    Credit: ANSA / CIRO FUSCO CIRO FUSCO/

    Le sigarette vengono messe al bando nelle aree aperte e anche all'idroscalo. Più in generale, il Covid e l'emergenza climatica spingono verso una contesa nella quale i temi ambientali saranno al centro del dibattito, influendo anche sulle scelte strategiche nella comunicazione e nei territori

    Di Giorgio Del Re
    Pubblicato il 17 Gen. 2021 alle 09:27 Aggiornato il 17 Gen. 2021 alle 09:35

    Il parco Idroscalo diventa “smoke-free”: dall’8 febbraio all’interno dell’area verde attigua all’aeroporto di Linate non si potranno fumare nemmeno le sigarette elettroniche. “Si tratta di un piccolo gesto che può contribuire in misura rilevante ad incentivare abitudini tese al rispetto dell’ambiente e del prossimo. L’Organizzazione mondiale per la sanità stima che il fumo passivo causi ogni anno nel mondo 603 mila morti, di cui il 28% bambini. Inoltre questa scelta ci pone sempre più in linea con i provvedimenti assunti da altre grandi metropoli come New York, Parigi, Seul e Sydney”, spiega la vicesindaca della Città Metropolitana di Milano, Arianna Censi (Pd).

    Una scelta coerente con il divieto di fumo alle fermate dei mezzi pubblici ai parchi, nei cimiteri e in strutture sportive, entrato in vigore dal 1 gennaio nel capoluogo. E dal 2025 in tutta Milano sarà vietato accendersi una sigaretta senza rispettare una distanza di almeno di 10 metri da altre persone. “Si tratta di provvedimenti che hanno un duplice obiettivo: aiutano a ridurre il Pm10, ossia le particelle inquinanti nocive per i polmoni, e tutelano la salute dei cittadini dal fumo attivo e passivo nei luoghi pubblici e frequentati anche dai minori”, spiegano a Palazzo Marino.

    Il provvedimento è stato anticipato dal Piano Aria Clima, adottato dopo un vivace dibattito in consiglio comunale, dove un ambientalista storico come Carlo Monguzzi ha manifestato alcune perplessità. Il consigliere Dem (ex dei Verdi) è intervenuto anche sul progetto riguardante il parco Ticinello, spingendo l’assessore Pierfrancesco Maran a rimettere in discussione il previsto taglio di 160 alberi, idea che sarà riesaminata in un tavolo tecnico di confronto con i cittadini.

    Più in generale, la questione ambientale sarà certamente centrale nella campagna elettorale ormai alle porte, vista anche l’intenzione, più volte enunciata dal Sindaco Giuseppe Sala, di dare una svolta in direzione della transizione ambientale. Si inserisce in questo filone la ritrovata armonia con i Verdi, dopo diverse divergenze anche piuttosto manifeste. Dallo stadio di San Siro agli scali ferroviari, sono numerosi i dossier sui quali si sono registrati degli screzi.

    La quadratura del cerchio è stata annunciata dallo stesso Sala nei giorni scorsi e confermata da un’intervista molto riconciliante concessa a Repubblica di Elena Grandi, portavoce nazionale dei Verdi e vicepresidente del Municipio 1 (nonché probabile candidata della coalizione alla presidenza, visto che il Dem Fabio Arrigoni sta concludendo il suo secondo mandato). Non a caso, diversi residenti del centro storico si stanno organizzando per richiamare attenzione su alcuni problemi irrisolti legate al verde pubblico, come ad esempio manutenzioni, bivacchi e spaccio intorno ai due principali parchi locali: Montanelli e Sempione.

    La ritrovata unità di intenti traspare anche dalle parole di un altro storico esponente dei Verdi, Enrico Fedrighini: “Giovedì 21 gennaio, A2A presenta il nuovo Piano Industriale. Un mese fa, il Comune di Milano ha adottato il Piano Aria Clima integrato da alcuni emendamenti e da un Ordine del Giorno (votato da tutto il centrosinistra e dai 5 Stelle) per la ‘decarbonizzazione irreversibile’ di A2A, puntando sulle fonti di energia rinnovabile. Sono in arrivo dall’Unione Europea straordinarie risorse finanziarie per la conversione ecologica del nostro sistema. E’ il momento delle scelte e delle azioni concrete e radicali, in tema ambientale. Attendiamo fiduciosi gli sviluppi di un percorso decisivo per il nostro futuro”.

    Sviluppi che, con tutta probabilità, si rispecchieranno anche nella lista civica che Sala ha iniziato a formare nominando i capilista: dopo Emmanuel Conte e Martina Riva, il sindaco è orientato a proporre una squadra anagraficamente giovane e molto orientata sui temi della sostenibilità.

    Ridurre l’impatto ambientale sarà un mantra di una campagna elettorale nella quale non solo bisognerà dimostrare coerenza rispetto agli obiettivi enunciati, evitando quindi sprechi di carta e risorse, ma si dovrà anche fare i conti con l’imprevedibile situazione del Covid-19: non casualmente, i principali esperti di digitale in città sono letteralmente subissati di chiamate da parte di partiti e singoli candidati, che intendono spostare su questo versante la gran parte dei propri budget.

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