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    Milano, il candidato sindaco del centrodestra ammette: “Porto la pistola con me in ospedale. Ne ho titolo”

    Credits: ANSA
    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 24 Lug. 2021 alle 17:34 Aggiornato il 25 Lug. 2021 alle 07:28

    Milano, il candidato sindaco di centrodestra ammette: “Porto la pistola con me in ospedale. Ne ho titolo”

    Il candidato sindaco di centrodestra per il comune di Milano e primario di pediatria all’Ospedale Fatebenefratelli, Luca Bernardo, ha ammesso di avere un porto d’armi e di portare con sé la pistola in ospedale perché “minacciato”. La denuncia era arrivata dalle pagine di Repubblica con un’intervista al consigliere lombardo di +Europa Michele Uselli. “Bernardo porta con sé la sua pistola, a volte anche in reparto. Non è un pettegolezzo: è una cosa nota nel mondo della pediatria milanese”, aveva denunciato Uselli.

    Bernardo, riporta il quotidiano, ha raccontato di avere il porto d’armi da difesa da dieci anni, ma di non usare la pistola in corsia, tra i pazienti. “Ho avuto come altri medici problemi con alcuni pazienti che a volte possono essere instabili, ne ho titolo e motivazione”, ha dichiarato il candidato sindaco.

    “Io sono entrato con l’arma in ospedale e l’ho avuta addosso, ma mai quando giro con i pazienti e nemmeno in loro presenza. Se la notte rimango in ospedale visto che sono stato minacciato la tengo addosso e resto nel mio studio e non visito”, ha specificato, ammettendo di aver portato l’arma in giro anche per Milano. “A volte è capitato negli anni”, ha detto. Nel frattempo Bernardo ha deciso di querelare il consigliere e medico Uselli. “Un candidato sindaco che va in giro armato non mi sembra un dettaglio insignificante. Aggiungerei: il candidato sindaco di una città di 1,4 milioni di abitanti”, aveva detto Uselli a Repubblica.

    Luca Bernardo è prossimo a compiere 54 anni ed è il primario di Pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli. “È un profilo di grande umanità, e da madre non posso che avere una passione per un pediatra. Le mie impressioni sono ottime”, ha osservato Giorgia Meloni sul candidato, che tuttavia non rientrava nella rosa dei nomi proposti da Fratelli d’Italia.

    Nel suo curriculum scolastico, oltre alla laurea in Medicina all’Università Statale, la specializzazione in pediatria e patologia neonatale; in quello lavorativo, esperienze negli Stati Uniti, alla Cornell University di New York e al Miami Children’s Hospital. A Milano è stato responsabile dell’ambulatorio immigrati del Fatebenefratelli, ha diretto la Pediatria e il dipartimento Materno infantile.

    Dal 2010 è anche direttore ad interim del reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del Macedonio Melloni. Fa parte dell’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia, della Commissione sul disagio degli adolescenti, della Commissione Unica per la Dietetica e la Nutrizione. Raffaele Cantone lo chiamò all’Anticorruzione (Anac) nel 2017 come esperto in ambito sanitario. Bernardi ha detto di ispirarsi a riferimenti storici e politici come Mahtma Gandhi e Madre Teresa di Calcutta.

     

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