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    Migranti, Salvini a TPI: “Non ho mai incontrato al Bija. Da ministro ho lavorato con la guardia costiera libica” | VIDEO

    Il leader Lega ha commentato a TPI la vicenda dell'inchiesta di Agrigento per sequestro della nave Open Arms e i rapporti che ha avuto con la guardia costiera libica quando era ministro dell'Interno a margine di un evento a Roma

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 22 Nov. 2019 alle 14:26 Aggiornato il 22 Nov. 2019 alle 16:27

     

    Migranti, Salvini a TPI

    “Sul caso Open Arms rifarei tutto, l’indagine della procura di Agrigento è una medaglia. Quando ero ministro dell’Interno ho lavorato con la guardia costiera libica, non ho incontrato il trafficante di migranti al Bija”: lo ha detto il leader Lega e ex ministro dell’Interno Salvini a TPI a margine di un incontro a Roma.

    Salvini è indagato per aver trattenuto per 20 giorni i migranti a bordo della Open Arms, nave della Ong spagnola Proactiva Open Arms, a mezzo miglio da Lampedusa, in attesa di un porto sicuro, lo scorso agosto.

    Per quanto riguarda l’indagine della procura di Agrigento ha detto che rifarebbe tutto, che l’inchiesta è una medaglia, perché?

    Certo, anzi, rifarò tutto. È una medaglia perché controllare chi entra e chi esce dal mio Paese non era un mio diritto di ministro ma un dovere di ministro.

    Per lei anche i migranti che continuano a morire in mare sono una medaglia? Le persone che vengono riportate in Libia e il tasso di mortalità aumentato da quando ha varato i decreti sicurezza, sono una medaglia?

    Abbiamo più che dimezzato il numero di morti.

    Ma il tasso di mortalità è aumentato, ogni dieci migranti che attraversano il Mediterraneo, uno ne muore, e la rotta è sempre più pericolosa.

    Meno ne partono meno ne muoiono, se la matematica non è un opinione. E il nostro obiettivo è non farne partire nemmeno uno.

    In Libia ci sono ancora i centri di detenzione da cui i migranti fuggono, i lager dove vengono torturati.

    Il mio obiettivo è chiuderli, ma non mettendoli sui barconi. Ce ne sono più di 300, non è questo un modo utile di affrontare il tema immigrazione.

    Ma secondo lei è utile rapportarsi con il governo libico, che collabora con trafficanti di essere umani e criminali?

    C’è un governo riconosciuto da organismi internazionali.

    Varie inchieste dimostrano che all’interno ci sono vari personaggi loschi, sanzionati dalle Nazioni Unite perché sono trafficanti di esseri umani.

    Ma io da ministro cosa dovevo fare? Da ministro incontro i ministri.

    Una foto dimostra che in Italia, nel 2017, sono arrivati guardacoste libici che fanno parte di una lista di trafficanti.
    Anche se hanno incontrato esponenti del governo Gentiloni, lei ha continuato a dialogare con loro da ministro?

    Io incontravo i ministri e il governo libico.

    Ha mai incontrato al Bija, trafficante libico e membro della guardia costiera libica

    Io ho lavorato con la guardia costiera libica.

    Ha mai incontrato al Bija?

    No

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