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    Fondo Salva-Stati, Salvini: “Non firmiamo un caz**’, Mattarella faccia valere la Costituzione”

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 28 Nov. 2019 alle 13:00 Aggiornato il 28 Nov. 2019 alle 13:55

    Mes, Salvini: “Mattarella faccia valere Costituzione, fermiamoci”

    Il Mes, il Meccanismo Europeo di stabilità, noto anche come Fondo salva-Stati, nei giorni scorsi è finito al centro del dibattito politico per la sua riforma. In questo articolo abbiamo spiegato bene di cosa si tratta.

    Nella serata di ieri, 27 novembre 2019, lo scontro sul Mes nell’Aula di Montecitorio è arrivato all’apice, ed è stata sfiorata la rissa. Un deputato – secondo alcuni colleghi si tratterebbe del leghista Daniele Belotti – ha sfasciato una sedia.

    Le parole di Matteo Salvini contro il Mes sono state molto dure: “I nostri avvocati stanno studiando l’ipotesi di un esposto ai danni del governo e di Conte. Chiediamo un incontro ai vertici ai massimi livelli istituzionali. Siamo di fronte a una totale mancanza di trasparenza, è il tradimento dell’Unione europea, roba da Unione Sovietica”, ha detto il leader leghista.

    “Chi è in questo tavolo ha ampie prove di messaggi, di interlocuzioni, sulla nostra posizione che era ‘non firmiamo un cazzo'”, ad affermarlo è il leader della Lega, Matteo Salvini, in una conferenza stampa alla Camera sul Mes. “Non abbiamo preso nessun impegno”, aggiunge. “Se dovessimo scoprire che qualcuno l’impegno l’ha preso la cosa è diverso”.

    Salvini ha chiesto di fermarsi finché si è in tempo, e tornare in Parlamento a ridiscutere tutto. “Questo è un attentato alla sovranità nazionale. Chiediamo al garante della Costituzione di farla valere”, ha aggiunto, rivolgendosi direttamente al presidente della Repubblica.

    “Conte ha compiuto un attentato ai danni degli italiani”, ha proseguito poi il leghista. Intanto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha risposto, dal suo viaggio in Ghana: “Ci sarò presto in Aula e avremo la possibilità di chiarire a tutti gli italiani quello che sta accadendo, sul negoziato e su come ci siamo arrivati. Concorderò una data e riferirò nel dettaglio come è nel mio stile. Non mi sottrarrò a nessuna interlocuzione”, aggiunge il premier. E replicando alle accuse di Salvini dice: “Sono polemiche spicciole, noi riferiamo con i fatti, chiariamo le circostanze, poi ognuno si assume la propria responsabilità”.

    Anche Giorgia Meloni si è scagliata contro il Mes: “Lo aspettiamo a braccia aperte e speriamo che il presidente Conte venga a spiegarci che non è vero quello che il ministro dell’Economia ha detto ieri e cioè che il Mes sarebbe inemendabile e un trattato già sottoscritto per il quale è stato completamente bypassato il Parlamento italiano”, ha detto la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

    “Ci siamo impegnati a versare 125 miliardi di euro, 4 volte la legge finanziaria, a un fondo al quale l’Italia non potrebbe accedere e che di fatto servirebbe alle banche tedesche in vista della Brexit”, ha ricordato e concluso: “Per noi quel trattato deve passare dal Parlamento”, confermando infine la manifestazione di FdI prevista il 9 dicembre a Bruxelles “per rivendicare la sovranità italiana e il fatto che l’Italia è una repubblica parlamentare, le questioni centrali passano da lì”.

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